La gomma di Vettel: causa o conseguenza?

La gomma di Vettel: causa o conseguenza?

13 nov 2011

La gara vincente di Sebastian Vettel è durata quattrocento metri. Il tempo di affrontare la prima curva in testa, conquistare un vantaggio di buoni 50 metri, poi alla seconda curva al momento di inserire l’auto in traiettoria la Red Bull è partita per la tangente girandosi.
Cos’è successo? Il mistero è durato parecchie ore perché Vettel all’inizio non ha voluto spiegarsi con nessuno. Foratura? Stallonatura del pneumatico? Rottura della sospensione o del mozzo? Errore di guida che ha portato Vettel su un avvallamento nascosto che ha rotto la ruota o guasto tecnico imprevedibile?

Vettel ha affrontato la prima curva ad una velocità impressionante, che gli ha dato un gran margine su Hamilton secondo. Però proprio per questo ha dovuto gestire una leggera scivolata a gomme fredde che lo ha portato ad allargare molto in uscita fino ad impattare lateralmente contro il rilievo che delimita i cordoli di Yas Marina. Una botta di entità non lieve come si riesce a capire dallo scuotimento del casco nella vista dalla telecamera sulla sua Red Bull. Ciò può essere stato sufficiente sia a determinare un cedimento di qualche particolare del gruppo mozzo-sospensione oppure un inizio di stallonamento del pneumatico, completato poi non appena la gomma è andata in appoggio alla curva successiva, dove Vettel non ha potuto fare nulla per "tenere" la macchina partita in testacoda.

Di certo c’è che il pilota è ripartito con la gomma posteriore destra distrutta e stallonata, è arrivato al box e il team lo ha fatto ritirare.
Secondo il team manager Horner è stato il primo ritiro per ragioni meccaniche della stagione.
«C’è stata una foratura, qualcosa che ha forato il pneumatico che ha perso pressione».
Però le immagini tv hanno mostrato chiaro che i meccanici al box hanno saggiato la rigidità del mozzo quando la Red Bull si è fermata, facendo un cenno di diniego a Vettel per la prosecuzione della gara. Quindi un possibile cedimento del mozzo. Ma il problema ha provocato l’uscita di strada e lo stallonamento della gomma dal cerchio, o è stato successivo all’incidente?

La "spiegazione ufficiale" sia del team che del pilota è comunque quella di una foratura che ha fatto perdere pressione al pneumatico, con il danneggiamento della sospensione conseguente al successivo giro di rientro ai box.
Anche dopo aver controllato i dati telemetrici, Horner non abbandona questa linea: «I dati mostrano che Seb ha avuto una partenza incredibile e con le gomme ancora perfette, poi quando è uscito dalla curva 1, sul cordolo, ha avuto un'istantenea perdita di pressione. Così alla curva 2 la gomme era sgonfia e ha causato il testacoda. Solo a quel punto la sospensione si è danneggiata. Non so dire però se la foratura sia stata causata da detriti lasciati dalle gare precedenti, anche perché la traiettoria non era particolarmente diversa dal solito. Sembra giusto una questione di sfortuna».

In ogni caso, così Vettel racconta i suoi pochi metri di gara: «Sembra che la gomma si sia sgonfiata improvvisamente fra la prima e la seconda curva, ma non so perché. Non saprei dire cos'è successo di preciso, perché non ho fatto nulla di diverso da tutti gli altri giri del week-end. Fino a quel momento era tutto ok: ho avuto una buona partenza e la macchina era a posto, anche se non saprei dire come sarebbe andata più avanti. Mark ha avuto una gara difficile, aveva un buon passo, ma anche Lewis e Fernando... È difficile immaginare cosa sarebbe successo, anche perché alla fine non è successo, con una gara durata un solo giro per me...».


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