C’è aria di ottimismo, al box Ferrari, a Suzuka. Il secondo turno di prove libere del
Gran Premio del Giappone ha visto
Fernando Alonso a meno di due decimi dalla McLaren-Merceds di
Jenson Button, il
più veloce della giornata, e davanti alle
Red Bull-Renault di Sebastian Vettel e
Mark Webber.
“Quest’anno abbiamo visto tanti alti e bassi da parte di tutti i team – ha affermato Fernando Alonso alla fine della prima giornata di prove – a seconda della pista in cui ci trovavamo quindi non bisogna essere poi così sorpresi se oggi sembra che siamo andati meglio rispetto a Singapore, ad esempio. E poi oggi è soltanto venerdì: altre volte era andata così il primo giorno e poi non eravamo andati al di là del quinto posto in qualifica. Infatti non credo che poi le cose siano così diverse rispetto a due settimane fa, anche perché la nostra vettura è sostanzialmente uguale. Speriamo di poter lottare con McLaren e Red Bull ma sappiamo che non sarà facile. Quello che possiamo dire è che le sensazioni odierne sono un pochino più incoraggianti rispetto alla gara precedente. Poi dobbiamo ricordarci che quest’anno le gare sono molto più aperte rispetto al passato, quando il risultato finale non si discostava molto dalla griglia di partenza, strategia, degrado delle gomme, ala mobile creano molta più incertezza e più spettacolo. Ad esempio, credo che qui vedremo molti più sorpassi rispetto al passato”.
L’ingegnere Pat Fry,
capo tecnico della scuderia Ferrari di Formula 1, spiega le due sessioni di prove libere del venerdì, nel corso delle quali
Alonso e Massa hanno percorso 118 giri, pari a 685 chilometri, dedicati principalmente alla valutazione di diverse configurazioni aerodinamiche e al rendimento dei due tipi di pneumatici Pirelli, a mescola morbida e media.
“È sempre difficile dare una valutazione precisa dei rapporti di forza in campo il venerdì sera - ha detto l'ingegnere inglese - perché non sappiamo mai cosa hanno fatto esattamente i nostri principali avversari, soprattutto per quanto riguarda la quantità di benzina che hanno imbarcato durante le tre ore di prove libere. Meglio quindi concentrarsi su noi stessi e cercare di prepararci nella maniera migliore per il prosieguo del fine settimana. Avevamo diverse soluzioni aerodinamiche da mettere a confronto ed è stato questo il lavoro principale svolto nella prima sessione: è un lavoro importante anche in vista del prossimo anno perché ci consente di approfondire il tema della correlazione fra la pista e la galleria del vento. Nel pomeriggio sono state le gomme il tema dominante dei novanta minuti: questo è un tracciato molto severo per gli pneumatici e sarà una bella sfida riuscire a trovare il giusto bilanciamento della vettura, sia per la qualifica che per la gara”.
I tempi della seconda sessione prove libere GP Giappone 1. Button McLaren-Mercedes in 1’31”901 2. Alonso Ferrari a 0”174 3. Vettel Red Bull-Renault a 0”194 4. Webber Red Bull-Renault a 0”246 5. Massa Ferrari a 0”547 6. Schumacher Mercedes a 0”809 7. Rosberg Mercedes a 1”081 8. Hamilton McLaren-Mercedes a 1”344 9. Petrov Renault a 1”545 10. Buemi Toro Rosso-Ferrari a 1”780 11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari a 1”804 12. Sutil Force India-Mercedes a 1”889 13. Perez Sauber-Ferrari a 2”492 14. Senna Renault a 2”656 15. di Resta Force India-Mercedes a 2”700 16. Kobayashi Sauber-Ferrari a 4”137 17. Kovalainen Lotus-Renault a 4”324 18. Barrichello Williams-Cosworth a 5”222 19. Glock Virgin-Cosworth a 5”539 20. D'Ambrosio Virgin-Cosworth a 6”192 21. Maldonado Williams-Cosworth a 6”486 22. Ricciardo HRT-Cosworth a 6”862 23. Trulli Lotus-Renault a 7”899 24. Liuzzi HRT-Cosworth a 10”579