Vettel, sorrisi e veleni. Anche per Red Bull

Vettel, sorrisi e veleni. Anche per Red Bull

22 set 2011

Tiene banco la questione di Vettel, che a Singapore può facilmente diventare campione del mondo. Lui ci ha scherzato sopra con Timo Glock che diceva: «Punterei i miei soldi su Sebastian». E l’altro ha replicato: «Ah sì? E quanto hai scommesso? Ho sentito ventimilla...».
Tutti i colleghi, compreso i ferraristi, coprono Seb di complimenti. «Guida meglio che mai», sintetizza Alonso. Però qualcuno vuole vedere veleni e ripicche in quel “vaffa...” che Fernando avrebbe detto, in inglese, all’indirizzo del rivale che lo aveva superato a Monza, quando si sono incontrati dopo l’arrivo.
Dalle riprese tv, in realtà, sembra che i due stiano solo scherzando. «È stato un sorpasso un po’ al limite - dice Sebastian ripensandoci - ma era peggio al giro prima, quando al curvone ho cercato di passare a destra e Fernando ha chiuso da quel lato. Però ci sta, quando si corre con un pilota di quella esperienza».
Il vero siluro per la Red Bull è politico: la questione dell’audit che avrebbe rivelato troppe disinvolture nel bilancio è approdata anche sulle pagine del nostro più importante quotidiano nazionale.'
Un incontro programmato questa settimana, in Europa, fra i rappresentanti finanziari dei team, è stato aggiornato alla settimana prossima. Motivo: Martin Whimarsh, team principal McLaren e attualmente a Singapore, ha chiesto di essere presente. Non sarà facile, avvertono fonti interne, dirimere la questione. Ma né McLaren né, a quanto pare, Ferrari, intendono lasciar perdere.
Alberto Antonini


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