Non c’è alcun dubbio che il superbo exploit di Michael Schumacher al Gran Premio d’Italia abbia rappresentato la prestazione più convincente della Mercedes nella gare fino qui disputate. Ma parlare di rilancio della stella a tre punte è ancora presto. Dopo gli incoraggianti test pre campionato della monoposto W02, alla Mercedes erano convinti di poter puntare in alto. Non è stata così.
La vettura non è stata in grado di tenere il passo della Red Bull, della McLaren – alla quale fornisce il motore – e della Ferrari, se non in sporadiche occasioni. Alla seconda stagione in Formula 1, la Mercedes – che è la ex BrawnGP venduta alla fine del 2009 da Ross Brawn al colosso automobilistico tedesco – non ha ancora ottenuto il successo.
“Il nostro obbiettivo – ha raccontato l’ingegnere Ross Brawn al giornale spagnolo El Pais – è quello di migliorare ogni anno. È chiato che non siamo soddisfatti di come stanno andando le cose. Nel 2010 ci siano classificati quarti nel campionato costruttori, quest’anno sarà lo stesso. Non siamo saliti. Dobbiamo cambiare strategie. Da Monza, comunque, ci è arrivata una certa iniezioone di fiducia, che ci lascia ben sperare”.
Ed è anche per questa rafione che Ross Brawn, 56 anni, uomo chiave della Ferrari nell’epopea Schumacher, ha chiesto e ottenuto dal costruttore di Stoccarda l’investimento necessario a rafforzare il parco tecnici. “Nella nostra tabella di marcia – ha detto Brawn, che nella Mercedes Grand Prix ha un ruolo tra il direttore sportivo e tecnico – ci sarebbero il terzo posto in campionato, quindi il secondo e infine la conquista del titolo. Il nostro obbiettivo è di conquistarlo nel 2013”.
Tra i possibili arrivi nella squadra di Ross Brawn circola anche il nome dell'ingegnere Aldo Costa, l'ex capo tecnico della Ferrari messo fuori gioco alla vigilia del Gran Premio di Monaco 2011 a causa delle scadenti prestazioni della F150.