Anche stavolta
Alonso fa sognare per un po' i tifosi ferraristi, "fregando" in partenza
Hamilton e
Vettel, ma l'illusione dura pochi giri, alcuni dei quali dietro la
safety-car entrata in pista per l'incidente al via di
Liuzzi che ha tolto di scena anche
Petrov e
Rosberg. Poi
Vettel riprende il comando e si invola verso la vittoria nel GP d'Italia tenendo un ritmo impossibile per tutti.
Secondo è
Button, autore di una gara ineccepibile sia per il ritmo velocistico, sia per come si è liberato senza esitazioni degli avversari che aveva davanti. E parliamo di
Alonso, che è arrivato terzo e sul finire ha fatto provare qualche brivido per il recupero di
Hamilton, come pure dell'inglese e di
Schumacher, ottimo quinto alla fine di una gara combattiva. Segue sul traguardo
Massa, mandato in testacoda da
Webber nei primi giri: l'australiano ha pagato l'errore con la perdita dell'ala e il successivo fuoripista a ruote bloccate, che l'ha costretto al ritiro. Mentre
Alguersuari conquista la settima piazza in una lotta abbastanza intensa fra le squadre di secondo piano.
Con questo risultato,
Vettel consolida ancor più il vantaggio in classifica mondiale con 284 punti, mentre
Alonso scavalca
Webber per il secondo posto con 173 punti. Ma
Button si è fatto più sotto, anche lui terzo a parimerito con
Webber a 167 punti.
La cronaca della gara
Il GP parte con uno scatto eccezionale di
Alonso che dalla seconda fila riesce ad infilare sia
Hamilton che
Vettel e si porta al comando. Dietro però
Liuzzi viene portato sull'erba da
Kovalainen, perde il controllo e va a falciare gli incolpevoli
Petrov e
Rosberg, mentre
Kobayashi danneggia l'ala anteriore nel caos delle retrovie. Per questo incidente che lascia le vetture ferme in prima variante, viene fatta entrare la
safety-car; inoltre è stato deciso che
Liuzzi subirà la penalizzazione di
cinque posizioni in griglia al prossimo GP a Singapore.
Al restart alla fine del terzo giro,
Alonso riesce a contenere
Vettel, mentre
Schumacher supera
Hamilton: una manovra decisiva, perché il duello fra i due caratterizzerà il resto della gara. Al quinto giro comunque
Vettel riesce a prendere la testa della gara, superando
Alonso prima della Roggia nonostante lo spagnolo cerchi di allargarlo un po' al curvone (dove mette due ruote sull'erba), e da qua allungherà senza problemi. Mentre
Webber attacca
Massa ma lo tocca rimettendoci l'ala e mandandolo in testacoda alla prima chicane. Anche
Trulli ci rimette andando a toccare il brasiliano. Poi senza carico anteriore l'australiano non riuscirà a rientrare ai box perché bloccando le ruote in frenata va a sbattere proprio alla Parabolica.
L'attenzione si sposta su
Schumacher e
Hamilton, autori di un confronto intenso a traiettorie incrociate: quando il pilota McLaren riesce a passare in fondo al rettilineo, oltretutto, quello Mercedes restituisce la manovra al curvone. Ciò favorisce
Button, che li raggiunge e li passa prima approfittando di una scaramuccia che rallenta
Hamilton, e poi attaccando
Schumacher all'esterno dell'Ascari.
Si arriva ai primi pit-stop, iniziati proprio da
Schumacher, e anche dopo di questi si ripropone il duello con
Hamilton, finché finalmente l'inglese riesce a risuperare il tedesco (che era rientrato dietro ma aveva recuperato in pista la posizione) e a guadagnare un piccolo margine. Segue
Massa che è riuscito a risalire in sesta posizione dopo che
Webber gliene aveva fatte perdere parecchie. Seguono, a metà gara,
Perez, Alguersuari, Buemi e Di Resta, con sedici macchine ancora in corsa.
La seconda tornata di pit-stop, a partire da 32esimo giro, vede tutti montare le gomme a
mescola media, con cui dunque puntano a tirare fino a fine gara. Poco dopo il cambio,
Button che fino a quel momento ha tenuto un ottimo ritmo arriva alle spalle di
Alonso e lo supera per la seconda posizione alle spalle di
Vettel , che guida con una quindicina di secondi di vantaggio e ciò nonostante continua a far segnare giri record.
Alonso cerca comunque di mantenere la scia dell'inglese. Mentre
Massa ritarda il suo cambio gomme fino al 41° giro e tiene per un po' la quarta posizione; poi rientrerà sesto alle spalle di
Schumacher.
Il resto della gara vede
Alonso tallonare
Button ma senza possibilità di recuperare. Anzi, verso la fine deve anche stare attento al ritorno di
Hamilton, favorito da qualche doppiaggio e con la forza del giro più veloce in gara, che riesce ad arrivare in scia sul traguardo ma senza attaccare davvero. Gli unici cambi di posizione sono dunque nelle retrovie: la lotta per il settimo posto vede molte vetture abbastanza ravvicinate, peraltro tutte doppiate, e alla fine chi riesce ad avere la meglio è
Alguersuari, con
Di Resta che difende l'ottava posizione da
Senna in coda.
GP Italia - classifica finale Pos N. Pilota Team Giri Distacco 1 1 Sebastian Vettel RBR-Renault 53 - 2 4 Jenson Button McLaren-Mercedes 53 9"5 3 5 Fernando Alonso Ferrari 53 16"9 4 3 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 53 17"4 5 7 Michael Schumacher Mercedes 53 32"6 6 6 Felipe Massa Ferrari 53 42"9 7 19 Jaime Alguersuari STR-Ferrari 52 1 giro 8 15 Paul di Resta Force India-Mercedes 52 1 giro 9 9 Bruno Senna Renault 52 1 giro 10 18 Sebastien Buemi STR-Ferrari 52 1 giro 11 12 Pastor Maldonado Williams-Cosworth 52 1 giro 12 11 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 52 1 giro 13 20 Heikki Kovalainen Lotus-Renault 51 2 giri 14 21 Jarno Trulli Lotus-Renault 51 2 giri 15 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 51 2 giri rit 22 Daniel Ricciardo HRT-Cosworth 39 14 giri rit 17 Sergio Perez Sauber-Ferrari 32 21 giri rit 16 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 21 32 giri rit 14 Adrian Sutil Force India-Mercedes 9 44 giri rit 2 Mark Webber RBR-Renault 4 49 giri rit 25 Jerome d'Ambrosio Virgin-Cosworth 1 52 giri rit 10 Vitaly Petrov Renault 0 rit 8 Nico Rosberg Mercedes 0 rit 23 Vitantonio Liuzzi HRT-Cosworth 0 Classifica mondiale piloti 01 Sebastian Vettel 28402 Fernando Alonso 17203 Jenson Button 16704 Mark Webber 16705 Lewis Hamilton 15806 Felipe Massa 8207 Nico Rosberg 5608 Michael Schumacher 52Classifica mondiale costruttori 01 RBR-Renault 45102 McLaren-Mercedes 32503 Ferrari 25404 Mercedes 10805 Renault 7006 Force India-Mercedes 3607 Sauber-Ferrari 3508 STR-Ferrari 29