I dubbi di Schumacher

I dubbi di Schumacher

19 lug 2011

Ha 42 anni e non è più un ragazzino, ma ultimamente fa più capricci di Justin Bieber. Michael Schumacher aveva detto, dopo il Gran Premio del Canada, di voler partecipare attivamente alla “costruzione” della Mercedes Grand Prix. A Silverstone, però, sono iniziate a circolare voci strane, secondo le quali solo questa settimana, al Gran Premio di Germania, Michael scioglierà i dubbi sul suo futuro.

Poi, nei giorni scorsi, sono arrivate le dichiarazioni di Ross Brawn, il suo team principal: non proprio rasserenanti. “Michael ha un contratto di tre anni con Mercedes – ha detto l’ingegnere capo della squadra anglo-tedesca – Noi siamo molto contenti di lui, ma se non dovesse più sentirsela di andare avanti, allora dovremmo discuterne. Non si può costringere nessuno. Ma per noi è una parte importante della squadra”.

Sempre secondo Brawn la decisione può aspettare: “Ne parleremo insieme più avanti nel corso della stagione”. In teoria, come per Massa, non ci sarebbe neanche bisogno di parlane. Né di fare annunci ufficiali, neppure al prossimo Gran Premio di Germania, al Nurburgring.

È per questo che certe dichiarazioni lasciano perplessi. Come quando Ross Brawn dice: “Forse, per Michael, la situazione sarebbe un po’ più facile se come compagno di squadra non avesse uno bravo come Rosberg”. Nemmeno Nico, però, è stato ufficialmente confermato. E gli altri team, come era logico, hanno preso informazioni.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Vasseur: "Il passo c'era. Tecnici che abbandonano Maranello? Una barzelletta"

Il team principal spiega le ragioni della performance negativa della Ferrari in Azerbaijan e chiarisce la posizioni della squadra sul tema delle partenze di alcuni tecnici verso altre scuderie

Antonelli: "Speravo nel podio, ma buon risultato per il team"

Il pilota italiano è soddisfatto a metà dopo la gara azera, ma il suo 4° posto è un risultato solido che gli restituisce serenità