Fernando Alonso è stato il protagonista della prima giornata di prove libere in preparazione del Gran Premio di Monaco. Secondo, ma un soffio, alle spalle di Sebastian Vettel nel turno del mattino, lo spagnolo della Ferrari ha messo le mani sulla sessione del pomeriggio ottenendo il giro più veloce. “A Montecarlo è soprattutto una questione di feeling con la macchina, più un pilota ne ha, più può spingere, giro dopo giro – ha spiegato lo spagnolo della Ferrari dopo le prove – Sembriamo un po’ più competitivi che altrove, sempre con la dovuta cautela legata alle incognite sul quantitativo di benzina che gli altri avevano a bordo. Ma il motivo è molto semplice. Sul circuito cittadino del Principato l’aerodinamica conta meno e quindi soffriamo di meno. Su un tracciato con la velocità media più bassa certe magagne sono coperte da altri fattori, come la meccanica e il motore. Sono stato subito a mio agio in pista, sin dalla sessione della mattina, così ho potuto spingere sempre di più perché la vettura rispondeva bene e mi dava fiducia. Sono contento ma sappiamo che questo è soltanto il primo giorno e che le Red Bull magari si nascondono un po’ prima di venire fuori il sabato in qualifica. Sabato sarà una giornata molto più stressante perché qui il minimo errore si paga a caro prezzo. Noi dobbiamo cercare di rischiare qualcosa per cercare di recuperare il gap che ci separa dai migliori. Non credo che la situazione possa essere molto diversa rispetto a quello che avevamo visto in Spagna: dobbiamo migliorare ancora il bilanciamento della vettura. Per quanto riguarda le gomme, credo che la prestazione sia stata abbastanza simile a quella dei test invernali, pur con temperature molto più elevate, rispetto alle altre gare, non c’è una gran differenza fra le prime e le cosiddette option, almeno a prima vista.”
Anche Felipe Massa è sodfdisfatto di come sono andate le prove libere. “Sì, sono abbastanza contento della vettura – ha detto il brasiliano – anche se c’è ancora un po’ di sovrasterzo, soprattutto con le gomme super morbide. Rispetto a Barcellona mi sembra di poter lottare di più, non è come in altre occasioni dove era chiaro che non riuscivamo a far lavorare gli pneumatici. In qualche occasione ero un po’ al limite, tanto che mi è capitato di sfiorare le barriere di protezione almeno tre volte. Ho fatto una lunga serie di giri con le option per cercare di trovarne il limite in termini di durata. I sorpassi saranno difficili, come sempre su questa pista: magari, grazie al Kers, sarà possibile superare una macchina in difficoltà con le gomme ma non sarà mai una cosa facile. Il traffico? Qui è impossibile non finirci dentro: oggi mi è capitato di rallentare Fernando ma davanti avevo una McLaren che, a sua volta, aveva rallentato”.