Ed eccola la reazione della Fia alla creatività dei progettisti. Non è ancora chiaro quando la nuova disposizione entrerà in vigore – in un primo momento sembrava dovesse essere al GP di Spagna, poi si è fatta larga l’ipotesi del GP di Monaco – ma la questione è stata comunque decisa. La commissione tecnica della Fia ha stabilito che non potranno più essere sfruttati i gas di scarico del motore per creare maggiore carico aerodinamico sul diffusore posteriore.
A introdurre, con successo, questa geniale soluzione è stata quest’anno la Red Bull con gli ormai famosi scarichi cosiddetti "soffiati" poi ripresi da altri team. È evidente che la norma costringerà alcune squadre, a cominciare da Red Bull e da McLaren, a modificare non poco le monoposto.Quindi a restare colpita più duramente da questo provvedimento sarà il team campione del mondo,
Oltre alla McLaren, alla Mercedes e alla Renault che utilizzano sistemi di scarico molto simili alla Red Bull, anche la Ferrari si unirà presto al gruppo: li utilizzerà infatti dal prossimo GP di Spagna, come è stato anticipato nell'ultimo numero di Autosprint in edicola. Se il veto dela Fia dovesse andare in porto in tempi rapidi, la scuderia di Maranello sarà seriamenbte danneggiata dal provvedimento.
La Fia giustifica la disposizione con motivazioni che hanno a che fare con la sicurezza: i tecnici, agendo sull’elettronica per tenere le farfalle del motore aperte anche in rilascio, sono riusciti a usare i flussi d’aria calda degli scarichi sul diffusore anche quando la monoposto è in frenata. Secondo la Fia, l’escamotage configura i gas di scarico - o meglio lo scarico - come veri e propri “dispositivi” aerodinamici.