Christian Horner, capo operativo della
Red Bull, lo ha detto senza tanti giri di parole:
“L’idea di permettere prove private durante il campionato non ci interessa. Consideriamo l’attuale situazione come equilibrata. Modificarla significherebbe inevitabilmente alzare i costi”.
Era stato il
presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, a sollevare la questione affermando che era forse arrivato il momento di
rivedere il regolamento che vieta alle squadre iscritte al campionato di Formula 1 di svolgere test privati durante la stagione. La
Fota, cioè il
sindacato che riunisce i
team di F.1, ha dunque bocciato l’iniziativa di Todt.
”È vero che alcune squadre sono favorevoli a più prove durante la stagione, ma noi dobbiamo salvaguardare anche gli interessi delle scuderie più piccole, quelle che non hanno grandi mezzi economici”, ha spiegato l’inglese
Martin Whitmarsh, numero uno della
McLaren e presidente della Formula One Team Association.
Ad alcuni è sembrato che
l’idea di Jean Todt fosse un favore alla Ferrari. Molti addetti ai lavori in Formula 1 sostengono, infatti, che la scuderia modenese sia la
più svantaggiata dal fatto di non poter svolgere test privati – disponendo anche di due piste,
Fiorano e Mugello – e addebitano proprio a
questo aspetto niente affatto secondario una delle cause delle
difficoltà delle Rosse negli ultimi anni.
Siete favorevoli oppure no a ripristinare le prove private durante il campionato? VOTA!