Sebbene l’ottantenne Bernie Ecclestone dica che vede difficile la cessione della Formula 1, la trattativa con il consorzio costituito dalla società di investimenti Exor della famiglia Agnelli e dalla News Corporation di Murdoch è iniziata. A condurla saranno John Elkann, 35enne presidente della Fiat e nipote di Gianni Agnelli, e James Murdoch, il 38enne figlio del re di giornali e televisioni Rupert.
Eccstone ha comunque lasciato capire che tutto dipenderà da quanto l’asse Torino-Londra sarà disposto a pagare. Ma c’è chi è sicuro che l’operazione alla fine si farà. Né gli Agnelli néi Murdoch sarebbero usciti allo scoperto se non fossero quasi certo del successo dell’iniziativa, La Formula 1 è attualmente valutata dalle società di investimento tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro. Il giornale britannico “Guardian” ha già definito l’operazione Exor-News Corp come “il più grande investimento privato mai avvenuto in Europa”.
Ecco, dunque, che si fa largo l’ipotesi del prezzo di vendita: 8 miliardi di euro. Di fronte a quella cifra, Ecclestone direbbe di sì. Altri esperti di alta finanza indicano invece il tetto a 5 milioni di euro; e appare la valutazione più realistica.
I proprietari e gli azionisti della Ferrari, McLaren, Mercedes e Red Bull si incontreranno a Stoccarda sabato 14 maggio, nella sede della Mercedes, per discutere il progetto della nuova Concordia. Una proposta che rafforza l'intenzione della associazione delle squadre di Formula 1 di ritrovare unità e peso politico in vista del piano di acquisizione della F.1 lanciato dal consorzio Agnelli-Murdoch. Ecclestone è avvertito: questa è una faccenda seria.
Il responsabile della scuderia Renault Eric Bouillier, a proposito del progetto Exor-News Corp, ha dichiarato:”La Formula 1 deve diventare un evento migliore. Se vogliamo che questo sport e spettacolo diventi più attraente, dobbiamo assolutamente cambiare”.
Intanto i tifosi della Juventus – di cui la famiglia Agnelli è proprietaria attraverso la “cassaforte” Exor – sono preoccupati: hanno paura che la società riduca le risorse alla Signora del calcio italiano, che cioè nella casse della squadra non arrivino fondi sufficienti per un grande rilancio. Temono, in definitiva, che di fronte ai costi dell’operazione acquisizione della Formula 1, la Juve sia parcheggiata al box.