Ferrari: niente miracoli in Turchia

Ferrari: niente miracoli in Turchia

4 mag 2011

Per Stefano Domenicali non è il momento migliore. L’inizio di stagione è stato deludente. Il dirigente della Ferrari ammette che la scuderia Non è stata sufficientemente aggressiva in fase di progettazione e poi c’è stato un problema di correlazione tra i dati della galleria del vento e quello che abbiamo visto in pista. Dobbiamo affrontare tre gare in quattro settimane, sarà importante dimostrare che siamo di nuovo in forma e tornare sul podio, quello che ci è sfuggito finora”. La prima delle tre sfide di maggio, il Gran Premio di Turchia, è ormai alle porte.

A Maranello stanno coi piedi per terra: nessuno si aspetta un miracolo sulla pista di Istanbul. “Il pacchetto di novità che avremo in Turchia è stato congelato prima del Gran Premio della Cina, quindi non abbiamo potuto fare grandi cambiamenti in queste settimane”, ha spiegato l’ingegnere greco Nikolas Tombazis, disegnatore capo, dopo i test di aerodinamica effettuati a inizio settimana sul rettifilo della pista privata di Vairano, nel Pavese, dal collaudatore Jules Bianchi. “Avremo una nuova ala anteriore ed una posteriore oltre a modifiche alle prese d’aria dei freni. Non so se questo pacchetto sarà sufficiente ma mi aspetto di vedere le conseguenze del nostro cambio di approccio nelle prossime gare.”

Dalla Ferrari fanno notare che si è parlato molto di aerodinamica dimenticandosi che una monoposto di Formula 1 è un pacchetto completo: nessuna componente può essere considerata a sé stante. Si è parla poco del motore, per esempio, anche perché non ci sono stati problemi di affidabilità nei primi tre gran premi, sia sia sulle vetture di Alonso e Massa sia su quelle della Sauber e della Toro Rosso.

Il reparto motori è pesantemente coinvolto nella ricerca di miglioramenti della prestazione della monoposto, come spiega il responsabile della divisione propulsori, l’ingegnere Luca Marmorini: “Anche se c’è il congelamento nello sviluppo dei motori, anche noi stiamo facendo tutto il possibile per migliorare la nostra posizione in griglia. Ad esempio, si parla tanto dell’importanza del sistema degli scarichi nel pacchetto aerodinamico di una vettura. Noi motoristi vorremmo sempre avere degli scarichi in grado di fornire quanta più potenza possibile, anche perché questa è una delle poche aree su cui ancora si può lavorare: noi lo stiamo facendo in stretto collegamento con i nostri colleghi dell’aerodinamica per cercare di sviluppare il sistema in maniera tale da contribuire a migliorare il flusso dell’aria attorno alla vettura.”

Se la Ferrari può essere accusata di essere in ritardo in alcune settori, c’è una tecnologia in cui la scuderia modenese è al “top”: il sistema Kers per il recupero dell’energia cinetica. “Abbiamo iniziato la stagione in maniera positiva sotto questo profilo” – racconta l’ingegnere Marmorini – La Ferrari aveva acquisito un’ottima esperienza su questo sistema nel 2009 e, su quella base, lo abbiamo aggiornato per quest’anno: fino ad ora abbiamo visto un buon passo avanti. Il Kers ha funzionato praticamente senza problemi e continueremo a lavorarci sopra durante l’anno per cercare di migliorarlo ulteriormente.”
 
(Nella foto, la Ferrari durante il test sulla pista privata di Vairano)

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