Zitto zitto, Jenson Button ha fatto la formichina e ha concluso al secondo posto a pochi secondi da Vettel.
«È stata una gara un po' confusa - è il suo primo commento - perché è stato difficile capire i vari pit-stop, se era il caso di stare attenti alle gomme o meno. Nell’ultimo stint con le dure la macchina è tornata in vita, aveva molto più grip e mi ha dato consapevolezza di poter risalire. Il team mi ha continuamente esortato a stare attento a non degradare le gomme, io ho provato a spingere per raggiungere Vettel ma con precauzione. Ho fatto 19 giri con le dure. È difficile capire cosa fare: se uno cerca di conservarle, a volte si peggiora la situazione perché non si porta velocità in curva, si ha meno carico e paradossalmente si degrada di più la gomma. È davvero difficile capire esattamente quale sia il sistema migliore. Ma penso che in Cina finalmente saremo pronti per sfidare alla pari le Red Bull».
Lewis Hamilton invece è andato nel pallone perdendo quattro posizioni negli ultimi giri, causa il degrado delle gomme dure che aveva montato, e finendo settimo: «C'è poco da dire: è stata una gara pessima, ho fatto del mio meglio. Ho fatto 4 pit-stop, i pneumatici non duravano, mi sono fermato prima degli altri ogni stint, ho messo le gomme sbagliate nel secondo e mi hanno montato le dure mentre invece era previsto che mi dovessero mettere le morbide. E nell’ultimo stop ho messo le morbide usate. Una pessima strategia».
Alla critica di Hamilton risponde il capo della McLaren, Withmarsh, che spiega: «Lewis ha avuto una gara sfortunata, ha sofferto all'inizio dietro Heidfeld rovinando le gomme per tentare di superarlo. Si lamenta perché al pit-stop lui voleva ancora le morbide? Purtroppo non ne avevamo abbastanza perché le aveva danneggiate durante le qualifiche è per questo che gli abbiamo dovuto montare le dure».