Webber davvero fortunato con le gomme

Webber davvero fortunato con le gomme

26 set 2010

Gara tutt'altro che lineare e noiosa, quella di Mark Webber, che alla fine gli vale un prezioso terzo posto e che gli permette di mantenere la testa del campionato, anche se con un distacco - 11 punti su Alonso - che a quattro gare dalla conclusione non è certo rassicurante.
A vivacizzare la sua gara è stata inizialmente la scelta di cambiare subito gomme in occasione della prima safety-car in pista, mentre era quinto. In seguito, tenendo un buon ritmo nonostante i sorpassi da effettuare, è riuscito a risalire all'8° posto ma soprattutto ad una ventina di secondi da Hamilton, terzo. Così quando il pilota McLaren è rientrato ai box per il suo cambio gomme, è tornato in pista alle spalle di Webber, terzo dietro agli imprendibili Alonso e Vettel.

La seconda safety-car ha annullato il distacco fra i due, e poco dopo il restart al 36° giro è successo il fattaccio: Webber viene rallentato in accelerazione da un doppiato, Hamilton ne approfitta per sfilarlo, ma nella successiva staccata l'australiano vuole riprendere la posizione ed entra deciso. Un po' troppo, perché centra la ruota posteriore sinistra dell'inglese, che stava cercando la traiettoria, mandandolo in controsterzo ma soprattutto rompendogli la sospensione. Per Hamilton la gara finisce lì, per Webber no, che la commenta così dopo la bandiera a scacchi.

"La partenza è andata bene, appena entrata la safety-car abbiamo fatto questa scelta strategica di cambiar subito le gomme e montare le dure per arrivare dal terzo giro fino alla fine con gli stessi pneumatici. L’ho deciso io e la squadra ha detto: va bene, facciamolo. Sapevo che era uno stint lungo, ho fatto fatica a superare Barrichello e nella ripartenza dopo la seconda safety-car c 'è stata una situazione difficilissima perché avevo una Virgin davanti, Hamilton ha preso velocità dietro di me e lui mi ha superato, poi abbiamo avuto un contatto come quello suo a Monza con Felipe. Ho avuto paura che la macchina fosse rovinata, sentivo delle vibrazioni, ma in realtà funzionava tutto e ho solo cercato da quel momento di portare la macchina al traguardo."

A fine gara si è poi scoperto che per Webber essere arrivato fino al traguardo è stato quasi miracoloso. Quando i tecnici della Bridgestone hanno controllato la ruota che ha urtato quella di Hamilton, infatti, si sono accorti che la collisione aveva fatto rientrare il fianco del pneumatico di mezzo centimetro rispetto al bordo del cerchio, ad un'inezia dalla possibilità di stallonarsi.
"Avevo già visto situazioni simili altre volte - ha dichiarato Hirohide Hamashima, direttore della Bridgestone per il dipartimento racing - e hanno resistito per qualche giro, ma che abbia tenuto per 25 giri ha dell'incredibile. Mark è stato davvero molto, molto fortunato. Anche dal punto di vista del tracciato: se qui ci fossero state più curve a sinistra veloci, il pneumatico si sarebbe "mosso" di più e probabilmente non sarebbe durato fino alla fine."

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