E' il primo pilota ad aver vinto 4 gran premi nel 2010. Finora nessuno c'era ancora riuscito. E Webber ha trionfato di forza, giocando anche sull'ingenuità del suo compagno di squadra Vettel che ha fatto troppo "l'elastico" dietro la safety-car meritandosi un drive-through per aver fatto da tappo ad Alonso e a tutto il resto del gruppo.
La strategia di gara sembrava penalizzarlo perché era l'unico che non si era fermato ai box a cambiare le gomme al 15° giro, cioè appena uscita la safety-car. Una scelta che avrebbe dovuto farlo precipitare molto indietro in occasione dell'inevitabile successivo pit-stop. Invece Webber, di forza, tenendo le gomme morbide per 44 giri, fino a che non sono rimaste sulle tele, ha mangiato un secondo al giro a tutti quelli dietro di lui e ha costruito un margine di 23 secondi, quello sufficiente per potersi fermare ai box, cambiare le gomme e ripartire ancora in testa.
«In partenza sapevo che sarebbe stato difficile tenere dietro Fernando che partiva dalla parte pulita e sono arrivato alla prima curva che mi aveva già scavalcato. Almeno ho cercato di tenere la terza posizione, perché sapevo che qui in Ungheria era difficile superare e non è stata una sorpresa vedere Sebastian prendere il largo. Poi dopo 15 giri è entrata la safety-car e abbiamo cercato di fare una strategia diversa da Vettel; io ho pensato che era meglio questa soluzione ma mi rendevo conto che sarebbe stato durissimo incrementare il divario e ho cercato di prendere il maggior margine possibile. Sapevo che se fossi rimasto davanti dopo aver sostituito le gomme, a quel punto avrei avuto un grande vantaggio con i pneumatici duri perché gli altri li avrebbero avuti già consumati».
Ma quello che ha portato alla vittoria Webber è stato anche l'errore pacchiano di Vettel che si è tenuto troppo lontano dalla safety-car alla ripartenza e ha rimediato un drive-through. «È stato un grande regalo che mi ha fatto Sebastian, lo ammetto – dice ancora Webber - ma visto che ne ha avuti tanti prima, accetto questo. Una vittoria incredibile, l'obiettivo era una doppietta e non ci siamo riusciti, ma almeno ho celebrato nel modo migliore il mio 150esimo Gp disputato». Non solo: Webber ha anche agguantato la testa del mondiale con 161 punti, scavalcando Hamilton fermo a 157 causa il ritiro, e ora le Red Bull guidano sia il mondiale Piloti che quello Costruttori.