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L'analisi delle prove di Budapest

L'analisi delle prove di Budapest

30 lug 2010

Che a Budapest si ripetesse - magari a ruoli invertiti - la lotta Red Bull-Ferrari lo si poteva prevedere. Ma vedere una McLaren così in basso fa scalpore, così come impressionano le parole pesanti di Lewis Hamilton e la risposta del suo ex capo, Ron Dennis, che continua ad avere un ruolo determinante in McLaren anche lontano dal muretto.
In Ungheria (dove ha vinto l'anno scorso) Hamilton si è espresso in modo molto critico verso la MP4-25: «Perdiamo quasi un secondo nel settore centrale, un paio di decimi o più negli altri. La macchina sembra ottima da guidare, ma quando si prova a spingere di più per avvicinare i tempi degli altri, si capisce che manca carico».
Parole che sembrano una risposta diretta a quelle di Dennis, che sul periodico 'Autosport' aveva dichiarato: «La nostra monoposto è nata per funzionare meglio in condizioni di gara, quindi senza affaticare le gomme, mentre chi ha privilegiato la qualifica a volte si trova in difficoltà in corsa. Per questo mi fa infuriare che i piloti scendano dall'abitacolo e dicano: vorrei fare i tempi dei migliori».
Polemiche a parte, sembra che la decisione McLaren di insistere con la nuova carrozzeria a scarichi bassi stia creando più problemi che vantaggi. Così come non si comprende il fatto che, a differenza di Red Bull e Ferrari, sulla MP4-25 sia stato utilizzato lo F-Duct per tutte le prove libere.
Alonso non è del tutto convinto della crisi del suo ex team: «Altre volte sono stati lenti al venerdì e poi, in gara, andavano forte».
Molto più ottimismo, comunque, in Ferrari dove Massa dichiara: «Dobbiamo solo lavorare un po' sull'assetto per sfruttare meglio la gomma nel giro veloce. Direi che il problema è più l'avantreno, dobbiamo migliorare l'inserimento. Oggi avevamo troppo sottosterzo».
Considerando che il brasiliano ha ottenuto il quarto miglior tempo del venerdì, c'è da sperare che ciò precluda ad un ulteriore miglioramento e quindi ad una buona competitività del team modenese. Tanto che pure Alonso non si fa problemi a rilasciare dichiarazioni "temerarie", affermando di aspettarsi un gap molto minore dalle Red Bull, domani.
«Oggi ho trovato traffico nei giri buoni - aggiunge lo spagnolo - per cui credo che la differenza reale non sia quella mostrata dai tempi di oggi. Ora sembrano più forti di quanto mostrato a Hockenheim, ma bisogna vedere in quali condizioni hanno girato, e comunque cercheremo di trovare qualche soluzione per domani che ci consenta di lottare per la pole».



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