La data era comunque già stata fissata lo scorso 23 giugno: la prossima riunione del Consiglio Mondiale della Fia è infatti prevista per venerdì 10 settembre a Como. Nessuno, però, poteva immaginare che la seduta avrebbe avuto una questione apparentemente delicata da discutere. In quella occasione, cioè alla vigilia del Gran Premio d’Italia, la Federazione Internazionale dell’Automobile, presieduta dall’ex capo ferrarista Jean Todt, giudicherà la Ferrari per quanto accaduto a Hockenheim, nel corso della 11esima prova del campionato di Formula 1. Cioè, l’ordine di scuderia impartito a Felipe Massa per favorire Fernando Alonso.
La squadra italiana è stata infatti deferita al Consiglio Mondiale per la violazione, accertata dal collegio dei commissari sportivi del GP di Germania, degli articoli 39.1 e 151 del codice sportivo internazionale; il primo proibisce di modificare il risultato di una gara attraverso ordini di scuderia, il secondo tutela invece l’immagine del campionato. La Ferrari ha già fatto sapere che non farà ricorso contro la multa di 100mila dollari inflittale a Hockenheim.
A Como saranno dunque ascoltati i commissari sportivi della gara tedesca del mondiale, tra i quali figurava anche il 60enne ex pilota americano Danny Sullivan, campione negli Anni Ottanta della Formula Indy, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 1985, e con all’attivo 15 gran premi di Formula 1 nella stagione 1983.
L'accertamento che c'era stato un ordine di squadra, i commissari sportivi l'hanno effettuato incrociando la comunicazione radio tra il box e Massa e la telemetria della monoposto di Massa: è apparso evidente come il brasiliano alzi per un attimo il piede dall'acceleratore, favorendo il soprasso da parte di Alonso.
La Ferrari dovrà, molto probabilmente, spiegare quella comunicazione inviata via radio dall’ingegnere Rob Smedley a Felipe Massa, al 49esimo giro: “Fernando è più veloce di te. Puoi confermare di avere capito il messaggio?”. Poi il via libera del brasiliano allo spagnolo. Tra i poteri del Consiglio Mondiale Fia è previsto anche quello di aumentare, oppure diminuire, la sanzione. Resta adesso da vedere quale posizione assumerà Jean Todt, ieri uomo di potere alla Ferrari, oggi alla Federazione Internazionale. E, come sostengono in molti, proprio con la Ferrari il presidente Fia avrebbe ancora qualcosa da regolare.