Per Brawn in Red Bull ordini poco chiari

Per Brawn in Red Bull ordini poco chiari

Pubblicato il 30 maggio 2010, 17:32

La cosa più interessante, a proposito dell'incidente, l'ha detta Ross Brawn: «Quando due piloti sono liberi di lottare si aspettano un attacco, invece in questo caso chi era davanti secondo me non si aspettava l'attacco del suo compagno di squadra: qualcosa vorrà dire...».
Ross Brawn in questo caso si riferisce sia all'episodio tra i piloti Red Bull che al sorpasso di Button su Hamilton. Insomma, in qalche modo il grande stratega della F.1 fa capire che erano state date disposizioni per un gioco di squadra. Ma in modo maldestro e ambiguo, perché secondo lui il pilota davanti (Webber e Hamilton nei due casi) credevano di godere della tranquillità di sapere che il compagno dietro non l'avrebbe attaccato; mentre il pilota che inseguiva si riteneva libero di provarci. Come dire che la colpa di quell'incidente Red Bull e di quel duello semi-fratricida in McLaren non fosse degli stessi piloti, ma del team manager e del muretto che non avevano dato ordini abbastanza chiari. Detto da uno come lui che di giochi di squadra se ne intende (ricordate quante volte Barrichello in Ferrari fu fermato per favorire Schumacher?) è un giudizio importante. Che fa pensare...

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