Quando la velocità prende il volo: quale pilota di F1 ha il jet più costoso?

Da Max Verstappen a Lewis Hamilton passando per i grandi noi del passato: i piloti di Formula 1 conquistano il cielo con i loro jet privati, chi possiederà quello più lussuoso?
Quando la velocità prende il volo: quale pilota di F1 ha il jet più costoso?
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Ilaria ToscanoIlaria Toscano

24 set 2025

Velocità, glamour e jet: la Formula 1 non è solo sport, ma anche uno dei mondi più esclusivi e scintillanti del panorama internazionale. Oltre a dominare i circuiti, molti piloti vivono uno stile di vita da veri top player, dove gli orologi valgono quanto una supercar e gli spostamenti avvengono tra lounge private e piste d’atterraggio riservate.

Per molti di loro, il jet privato non è solo un mezzo di trasporto, ma un’estensione del loro status: un mezzo d'eccezione con comfort su misura e massima riservatezza. In un calendario sempre più fitto di Gran Premi in ogni angolo del pianeta, questi aerei diventano anche strumenti essenziali per guadagnare tempo e preservare energie.

Ecco i jet privati dei protagonisti del Circus: tra design d’élite, lusso sfrenato e cifre da capogiro.

Max Verstappen: arancione in cielo

Il 4 volte campione del mondo olandese ha acquistato un aereo da ben 18 posti per i suoi spostamenti in giro per il mondo. Si tratta di un Falcon 8X con un'autonomia di ben 12.000 chilometri. L'aereo è completamente personalizzabile in base alle diverse esigenze ed è progettato per minimizzare gli effetti del jet lag, infatti mantiene un’altitudine interna di circa 1.200 metri anche quando l’aereo supera i 12.000 metri di quota. Verstappen ha affrontato un investimento tra i 50 e 55 milioni di euro per avere il suo mezzo privato: un lusso esclusivo per un pilota che vuole vincere dentro e fuori la pista. Il pilota non ha lasciato nulla al caso: la livrea non è classica ma si presenta nera opaca con i dettagli arancioni e un leone disegnato sull'ala anteriore.

Hamilton, un mezzo "Rosso Ferrari"

Il pilota del Cavallino Rampante possedeva un Bombardier Challenger 605 con velocità fino a 850 km/h e con una capienza fino a 19 passeggeri. La vera particolarità del mezzo di Hamilton era il colore rosso fiammante. Il sette volte campione del mondo ha deciso di vendere il jet nel 2019 per dedicarsi ad uno stile di vita più sostenibile. Attualmente, la Scuderia ha tra gli sponsor una nota compagnia di avizione, che si occupa di portare Charles Leclerc e Lewis Hamilton in giro per il mondo su jet privati di lusso.

Alonso, un inizio da brivido

Il pilota spagnolo vive l'ambiente esclusivo della Formula 1 da ormai 24 anni e ha ivestito in diverse occasioni in mezzi privati. Nel 2009, ad esempio, il pilota possedeva un jet Gulfstream, che è stato protagonista di un piccolo inidente aereo. Alonso e sua moglie, in compagnia dei loro cognati e di alcuni amici stavano tornando dal un viaggio in Kenya quando il loro jet, durante una manovra di decollo, ha urtato la palazzina dello scalo ed ha rotto un'ala. I passeggeri e tutti i membri dell'equipaggio sono rimasti illesi. Nonostante l'inconveniente, il pilota ha deciso di acquistare un altro mezzo: si tratta di un Dassault Falcon 900, un jet civile prodotto dall'omonima azienda francese Dassault Aviation, un vero gioiello con tre motori installati nel cono di coda e un design unico.

Nelson Piquet, in famiglia con Max

Nelson Piquet, padre della attuale compagna di Max Verstappen, Kelly e 3 volte campione del mondo di Formula 1, possiede un aereo davvero lussuoso. Si tratta di un Cessna 750 Citation X ed è uno dei jet più veloci al mondo. Il modello, PR-JAQ è stato prodotto nel 1999 ed è uno dei soli 18 esemplari che si trovano in Brasile. È interessante notare che Piquet non ha sempre posseduto quell'aereo. Durante un viaggio negli Stati Uniti, si è riscontrata corrosione su una delle ali del suo precedente jet, si trattava di un danno irreparabile. Il caso è stato portato tribunale e Cessna ha dovuto risarcire il pilota, che ha poi acquistato il suo attuale velivolo.

Niki Lauda: alla conquista del cielo

Il pilota austriaco 3 volte campione del mondo con la Ferrari e la McLaren, possedeva un jet Global 5000 con la piattaforma di volo Global Vision. Il mezzo di ampie proporzioni univa una velocità adatta a voli intercontinentali con una cabina tra le più grandi nella sua categoria. A bordo offriva connessione Internet ultraveloce e soluzioni di intrattenimento all’avanguardia per garantire il massimo comfort ai passeggeri. Tra le sue dotazioni, anche un sistema head-up display e uno dei panorami più ampi disponibili nel settore dei jet privati.
Prima di acquistare questo modello, il pilota aveva già posseduto un Challenger 300. Con il Global 5000, Niki Lauda era solito volare personalmente verso i circuiti di Formula 1 in tutto il mondo, decollando regolarmente dalla sua base in Austria, con l’inconfondibile orgoglio di chi sapeva dominare cielo e pista.

Lauda, oltre a possedere un jet, aveva espresso la sua passione per il volo attraverso la fondazione di una compagnia aerea nel 1979, la LaudaAir, che univa lusso, efficienza e una cura quasi maniacale per la sicurezza. Pilota esperto anche in cabina, Lauda non si limitava a firmare contratti: volava lui stesso sugli aerei della sua flotta. Nonostante il dolore per il tragico incidente del 1991, in cui persero la vita 213 passeggeri e i 10 membri dell'equipaggio, Lauda non abbandonò mai l’aviazione. Negli anni successivi lanciò NIKI e poi Laudamotion, mostrando una determinazione incrollabile. Per Lauda, volare era più di una passione: era un altro modo per spingersi oltre i limiti, con la stessa precisione che lo aveva reso leggenda in Formula 1.

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