GP Olanda, il ricorso Williams va a buon fine: Sainz graziato, nessun punto sulla patente

Pubblicato il 15 settembre 2025, 07:48
Nella settimana che porta al Gran Premio d'Azerbaijan, è giusto per un attimo tornare sul Gran Premio d'Olanda. Perché i commissari hanno deciso di tornare sui propri passi riguardo la decisione (discutibile) di penalizzare Carlos Sainz per il contatto con Liam Lawson a Zandvoort: la classifica resta quella che era, ma allo spagnolo della Williams almeno sono stati tolti i 2 punti sulla patente precedentemente inflitti.
Il ricorso Williams
Per portare avanti un ricorso, una squadra deve portare "nuovi elementi" che siano in grado di dimostrare un nuovo punto di vista. Nel caso della Williams, sono arrivate riprese della telecamera a 360°C dell'auto dello spagnolo, riprese dal posteriore della Racing Bulls di Lawson e ovviamente le parole del diretto interessato, Sainz. Queste sono state viste dal collegio dei commissari come vere novità "rilevanti": tali riprese non erano disponibili sul momento (fatto riconosciuto dai commissari) ed il punto di vista del pilota spagnolo, essendo stata data la penalità a gara in corso, non era stato preso in considerazione.
Di significativo è emerso un fatto: le immagini messe a disposizione rivelano che le ruote posteriori della Racing Bulls hanno un leggero spostamento a sinistra verso la Williams dopo l'apice della curva 1, e la gomma posteriore sinistra di Lawson entra in collisione con la gomma anteriore destra di Sainz. Dunque, si tratta di un leggero controllo di Liam che ha portato al contatto con Carlos, non il contrario. La leggera correzione del neozelandese è risultata fondamentale ai fini della revisione: Williams non ha puntato sulla colpevolezza di Lawson, bensì ha sfruttato questo leggero movimento della VCARB-02 come punto focale per dimostrare che si sia trattato di incidente di gara.
La decisione: Sainz graziato
I commissari, dunque, sono stati disposti a rivedere la propria decisione di Zandvoort, distribuendo la loro spiegazione in due punti:
"29. I Commissari Sportivi sono convinti che la collisione sia stata causata da una momentanea perdita di controllo da parte della vettura 30 (Lawson). Tuttavia, secondo la valutazione dei Commissari Sportivi, nessun pilota è stato ritenuto responsabile in modo assoluto o prevalente di tale collisione. La vettura 55 (Sainz) ha contribuito all'incidente correndo il rischio di guidare vicino e all'esterno della vettura 30, quando la vettura 55 non aveva diritto allo spazio e c'era una reale possibilità che, se la collisione non si fosse verificata dove si è verificata, la vettura 55 sarebbe uscita di pista in uscita di curva e/o si sarebbe verificata una collisione all'uscita di curva, di cui il pilota della vettura 55 sarebbe stato probabilmente responsabile in modo prevalente, se non totale.
30. La penalità di tempo imposta dalla Decisione è stata scontata dalla vettura 55 durante la gara. I Commissari Sportivi non hanno il potere di rimediare a tale penalità di tempo scontata modificando le Classifiche, ma si noti che il distacco tra la vettura 55 e la vettura che la precedeva nella Classifica Finale della gara (casualmente proprio la vettura 30) era di 17 secondi. Essendo la Decisione annullata, ne consegue che i 2 punti di penalità inflitti al Pilota della Vettura 55 devono essere rimossi".
Insomma, a Sainz resta la penalità nella classifica finale perché, essendo arrivata la protesta fuori tempo massimo per rivedere le classifiche, non c'è modo di intervenire. Dato che di fatto non sarebbe cambiato niente, il vero scopo della Williams era proprio quello di evitare che al pilota venissero inflitti 2 punti di penalità sulla patente: obiettivo pienamente centrato per un episodio che era giusto, alla fine dei conti, che venisse archiviato come incidente di gara. Non è una decisione da poco: in primis, perché è molto difficile portare i commissari sportivi a rivedere le proprie decisioni, in secundis perché crea un precedente molto interessante.
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