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4 set 2025
Il Gran Premio d’Italia a Monza non è solo una delle gare più attese della stagione di Formula 1, ma un vero e proprio rituale per gli appassionati di motori. Questo weekend, il “Tempio della Velocità” diventerà il cuore pulsante dell’automobilismo mondiale: tribune gremite, bandiere rosse che sventolano e un’atmosfera unica che nessun altro circuito riesce a replicare. Ma oltre alla competizione in pista, Monza custodisce aneddoti e curiosità che rendono questo appuntamento speciale.
Il primo Gran Premio d’Italia si tenne nel 1921, ma venne disputato a Montichiari, nel bresciano. Si corse invece a Monza un anno dopo, nel 1922, quando vinse Pietro Bordino con la Fiat 804. Dopo quell'anno, la gara fu lontana dal Tempio della Velocità solo in 4 occasioni: 1937 (Livorno), 1947 (Torino), 1948 (Milano), 1980 (Imola).
L'Autodromo Nazionale di Monza è il terzo circuito permanente più antico al mondo. Costruito nel 1922, l'impianto ha ben 103 anni. Il secondo posto è occupato dal tracciato di Indianapolis, attivo dal 1909 e il primo è il Brooklands Circuit, situato nel Regno Unito ma non più in funzione.
I piloti che hanno vinto più volte il GP di Italia sono stati Michael Schumacher e Lewis Hamilton, che hanno trionfato a Monza ben 5 volte. Il campione tedesco ha vinto nel 1996, 1998, 2000, 2003 e 2006. In particolare, è impossibile dimenticare l'edizione del 2000, in cui Schumi si aggiudicò il titolo piloti e scoppiò a piangere in conferenza stampa quando scoprì di aver raggiunto ben 41 vittorie, come Ayrton Senna. Quel mondiale fu per il Michael il coronamento di un sogno dopo un periodo assai complicato: ben 3 mesi senza successi e un podio condiviso con il rivale Mika Hakkinen e suo fratello Ralph Schumacher.
Lewis Hamilton si è aggiudicato le edizioni 2012, 2014, 2015, 2017 e 2018. La particolarità che lega la sorte di Hamilton a Monza è che in ogni anno in cui Sir Lewis ha vinto il GP d'Italia, poi ha conquistato un titolo iridato.
Il record sul giro all’Autodromo Nazionale Monza in gara appartiene a Rubens Barrichello, che nel 2004 fermò segnò 1’21”046 conquistando anche la vittoria del Gran Premio d’Italia. Se si includono però le qualifiche, il primato spetta a Lewis Hamilton, capace nel 2020 di stampare un eccezionale 1’18”887 che gli valse la pole, anche se in gara concluse soltanto al settimo posto. Per quanto riguarda invece la velocità massima raggiunta, il riferimento ufficiale in corsa resta quello di Kimi Räikkönen, che nel 2005, con la McLaren, toccò i 370,1 km/h. Nello stesso anno, nelle qualifiche, il suo compagno di squadra Juan Pablo Montoya andò ancora oltre, fissando uno dei picchi di velocità più impressionanti mai registrati nella storia della Formula 1 a Monza.
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