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Domenicali: motori 2026 troppo complessi, dopo Monza discuteremo del futuro

Il confronto tra Formula 1, FIA e squadre è in atto e andrà deciso se il ciclo tecnico 2026 durerà 4 o 5 anni, prima di tornare a una F1 "pura": ibrida e con macchine leggere
Domenicali: motori 2026 troppo complessi, dopo Monza discuteremo del futuro
© Getty Images

F.P.F.P.

3 set 2025 (Aggiornato il 4 set 2025 alle 14:15)

Sul mondiale di Formula 1 resta l’incertezza, nuova, del recupero che Lando Norris riuscirà o meno a compiere su Oscar Piastri, dopo il pesante ritiro sofferto a Zandvoort. Di temi cruciali, attuali, sulla stagione in corso, poco altro. Così è un proiettarsi all'interessantissimo 2026 che attende, un salto nell'incognito rappresentato dalle nuove monoposto, con nuove power unit, nuove benzine. Nuovo tutto sul piano tecnico e di questo nuovo Stefano Domenicali ha parlato in un incontro con la stampa italiana, al quale ha partecipato Autosprint.

La fase tecnica in arrivo esordirà già con la spada di Damocle di un cambiamento che è in piena discussione, tra Formula 1, FIA, squadre e motoristi. Il fulcro della questione è legato ai tempi per lasciarsi alle spalle un progetto di power unit estremamente complesso, con metà della potenza prodotta dal motore elettrico e una sfida enorme sul recupero energetico e la gestione controllata dell'energia a seconda della tipologia di circuito. Ridiscutere quest'idea per riposizionare la Formula 1 intorno a motori sì ibridi ma meno complessi.

Regolamenti dopo il 2026

“Ci sono due temi. La FIA ha lanciato un ragionamento sulla power unit del futuro e dopo Monza ci sarà una riunione con i costruttori e con le squadre. Normalmente parliamo di un ciclo di 5 anni ed è un tema di discussione se possa essere confermato o ridotto a 4.

Condivido con la FIA la questione che, oramai, avendo al centro il tema della benzina sostenibile, la complessità legata a un’eccessiva elettrificazione porta ad avere macchine più pesanti e complessità legate alle dimensioni (delle vetture; ndr).

Nel momento in cui manteniamo una forma di ibridizzazione e approccio alla sostenibilità con le benzine sostenibili, la discussione che sta vertendo su un certo tipo di motore credo sia quella corretta”, dice Domenicali. Discussione che è ruotata intorno a voci del ritorno di un motore V8 o V10, con un basilare supporto ibrido e alimentazione con gli e-fuels.

La Formula 1 deve tutelarsi

“La macchina collegata al nuovo powertrain 2026 è totalmente diversa, quindi la gestione delle strategie sarà fondamentale, come quella degli pneumatici. Il rischio di palare troppo di una cosa e dimenticare le altre è molto alto, io sarei prudente nel dichiarare certe cose, che certi costruttori sono più avanti degli altri.

Il regolamento di quest’anno (e quello futuro) implica un cambiamento complessivo della gestione della macchina. L’attenzione è sul mantenere l’obiettivo di ridurre costi di gestione delle squadre, dall’altro - nonostante i nuovi regolamenti abbiano attratto nuovi costruttori -, dev’esserci la possibilità per il mondo del motorsport di essere il più possibile indipendente da un’altra crisi che può colpire i costruttori.

Il motorsport oggi non è solo automotive, è diventato un ambiente così importante nel quale dobbiamo avere gli elementi strategici per non essere schiavi di nessuno, rendere tutte le parti coinvolte finanziariamente solide, dai promotori ai team. Non possiamo rischiare di rimanere a piedi per una crisi o l’altra”.

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