Almeno sotto il profilo cromatico, miglior sponsor non poteva esserci per McLaren. A registrare, poi, le indiscrezioni sul valore dell’accordo, in quota 100 milioni di dollari a stagione, secondo il The Athetic, ecco che l’arrivo del nuovo naming partner ha un peso ben superiore al semplice apporto stilistico. Priceless...

Per anni la squadra di Woking non ha avuto un title sponsor, è dai tempi di Vodafone, 2013, che McLaren è costretta a fare a meno di un brand che si impegni per avere una grande rilevanza e contribuisca con altrettanto grandi apporti finanziari.

Zak Brown, quando gli veniva chiesto se e quanto pesasse in negativo questo fattore per McLaren, sosteneva un diverso modello di business, con sponsorizzazioni pure di grandi multinazionali che hanno supportato il team senza mai un coinvolgimento a livello di denominazione e iscrizione al mondiale.

McLaaren: cento milioni fanno due terzi di budget cap

Tornata a essere stabilmente una forza vincente della Formula 1, le discussioni con Mastercard produrranno dal 2026 l’impegno di uno dei più importanti circuiti per le transazioni finanziarie (l’altro è già partner di Racing Bulls).

Stando ai rumours dell’impegno economico da 100 milioni di dollari all’anno, per un orizzonte di 10 stagioni, se le cifre fossero vere vorrebbe dire per McLaren avere la garanzia di una copertura per due terzi dell’intero budget cap sul quale operare in un campionato. Un bel sollievo sulle finanze, per chi già opera alla soglia massima prevista dai regolamenti finanziari.

“Non aspettatevi cambiamenti radicali nell’aspetto della nostra macchina. Siamo piuttosto contenti di come ci distinguiamo, amiamo il color papaya. Vedrete alcune modifiche, soprattutto per una monoposto che sarà diversa, però, sarà molto riconoscibile il prossimo anno rispetto a quello che vedete oggi”, ha commentato Brown. McLaren avrà i primi loghi Mastercard sulla monoposto già dal GP d'Olanda.

GP d'Olanda

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