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18 ago 2025 (Aggiornato il 19 ago 2025 alle 15:33)
L’estate è un po’ un modo per scandire la nostra vita. C’è l’estate del primo bacio, del primo amore, l’estate della prima vacanza senza genitori, che sia con gli amici, la fidanzata o il fidanzato. C’è l’estate dopo la maturità, e poi può capitare che ci sia anche l’estate delle decisioni. Per Michael Schumacher, l’estate del 1995 fu proprio così. Fu l’estate in cui decise, nella vita privata, di sposare Corinna Betsch. Fu l’estate in cui decise, nella vita professionale, di sposare la Ferrari.
Trent’anni fa, Michael Schumacher compiva due passi che gli avrebbero cambiato la vita. Di Corinna, sappiamo che la conobbe come fidanzata dell’allora ex compagno di squadra in Mercedes Prototipi, Heinz-Harald Frentzen. Della Ferrari, invece, sappiamo che ne fu affascinato per due motivi: dal gusto, un po’ egocentrico, di essere l’uomo del destino per riportarla al mondiale, e poi dal come reagì Hockenheim, la “sua” Hockenheim, ad un successo del Cavallino Rampante. Era il 1994: Schumi, in lotta per il mondiale con la possibilità di essere il primo tedesco iridato della storia, fu costretto al ritiro; il pubblico, tuttavia, andò in delirio per il successo di Berger, prima vittoria Ferrari in un gran premio dopo circa quattro anni. Misteri di come la Rossa possa essere amata e tifata in tutto il mondo, ad ogni latitudine. Ma anche una possibile spiegazione del motivo per cui, un anno dopo, Michael decise di accettare quella sfida.
All’epoca, quella di Schumi non fu una scelta tutta basata sulla logica. C’erano i soldi, certo, tanto da indurre l’avvocato Agnelli da coniare l’ambivalente espressione del “caro Schumacher”. Ma c’era anche la voglia di riportare al successo una scuderia che da troppo tempo mancava il titolo, lo stimolo più grande in una griglia di partenza in cui, oltre alla Benetton, anche McLaren e soprattutto Williams sarebbero potute apparire come scelte logiche. Per Michael, invece, fu anche una questione di pancia. Fu avvicinato lui dalla Rossa, con Jean Todt in persona a portare avanti una trattativa che avrebbe cambiato per sempre le loro carriere.
Prima di ferragosto, al ritiro della Juventus, fu lo stesso Gianni Agnelli a farsi scappare la notizia. In Ungheria, di fatto, divenne di dominio pubblico. E tre giorni dopo la gara, il 16 agosto, l’ufficialità: Michael Schumacher sarà pilota Ferrari a partire dal 1996. Circa due settimane dopo essersi unito in matrimonio con Corina, Schumi era pronto a prendersi anche la Rossa. La Storia, con la maiuscola, non sarebbe più stata la stessa.
Nel numero 32 di Autosprint, un servizio più ampio dedicato a Schumacher ed all'estate 1995
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