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O Rei è morto. Viva il Re

Pelé è stato sempre vicino al Circo della F.1 che ora lo saluta

Mario DonniniMario Donnini

30 dic 2022 (Aggiornato alle 10:31)

C’è un filo rosso che lega Edson Arantes do Nascimento al nostro mondo, al Circus della Formula Uno, ed è un vincolo tutt’altro che sottile ma caldo, dolce e sintomatico della sensibilità e dell’empatia del campionissimo. Un idillio di oltre mezzo secolo, che ha la sua epifania proprio nel 1972, l’anno in cui Emerson Fittipaldi si aggiudica il mondiale di F.1 al volante della Lotus 72, trionfando a Monza con la radiocronaca ad opera di suo padre Wilson Senior, al tempo era uno dei giornalisti sportivi più famosi del Brasile.

I due simboli del Brasile

In quel momento Emerson manda in visibilio un popolo, divenendo il primo pilota brasiliano iridato della storia, regalando alla sua nazione anche l’orgoglio d’essere al top, contemporaneamente, nel calcio e nella F.1. In quel momento Pelé, ancor fresco tre volte campione del mondo, dopo il trionfo della Selecao a Messico 70, è il primo vero grande eroe globale del Calcio e dello Sport in genere, conosciuto e amato ancor più del pugile Muhammad Ali, al tempo non certo meno famoso ma senz’altro più divisivo (cosa poi che verrà superata negli anni).

Pelé e Fittipaldi, la foto storica

Ebbene, Pelé non solo non vive con indifferenza l’exploit di Emerson Fittipaldi ma è il primo a congratularsi con lui, accettando addirittura di scambiarsi i ruoli con “El Rato”. Posando per il periodico “Manchete” in quella che diventerà una clamorosa cover. La quale raffigura Emerson Fittipladi vestito da calciatore e con indosso la maglia del Santos, e Pelé con tanto di tuta ignifuga e casco di “Emmo” in mano, mentre la Lotus 72 è sullo sfondo, leggiadra e baciata dai colori nero e oro della JPS.

Pelé e la F1

E nei decenni la simpatia e la comunanza di Pelé con i campioni della F.1 andrà ben oltre il senso d’appartenenza al Brasile. Quindi fin oltre alla sua amicizia con l’immenso Ayrton Senna. Bello, simpatico e commovente è infatti il suo rapporto con Michael Schumacher, che lo vede addirittura abbracciare il Kaiser in occasione di una partita di calcio tra la nazionale dei Piloti e quella dei cantanti. Non solo: anni dopo, ad ogni anniversario del terribile incidente di Michael, sui social Pelé sarà tra i più puntuali e assidui ad augurargli di tenere duro e continuare a combattere. Pelé è poi vicino ai campioni della F.1 nella cattiva e pure nella buona sorte. Quando Lewis Hamilton eguaglia Michael Schumacher con sette titoli mondiali vinti, lui, che è sol soletto in testa agli iridati del Calcio, appunto con tre allori, è tra i primi a complimentarsi pubblicamente con Hammer. Una sensibilità che ora assume direzione inversa, col mondo del Motorsport commosso nell’ultimo saluto a O Rei.

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