Verstappen: Ricciardo non avrebbe dovuto lasciare Red Bull

Max commenta le scelte compiute da Ricciardo nel 2018, quando lasciò il team per provare l'avventura Renault e, in seguito, McLaren

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

28 nov 2022

Dopo un lungo giro, infruttuoso di risultati sportivi - positivo, invece, per soddisfazioni economiche - Daniel Ricciardo torna lì dove ha saputo esprimersi al meglio. Torna in Red Bull ma con un ruolo di secondo piano, terzo pilota e supporto al lavoro di sviluppo. 

I rumours lo vorrebbero come un possibile rimpiazzo a mondiale in corso se il rapporto tra Perez (che ha un contratto fino al termine del 2024) e Verstappen dovesse ulteriormente deteriorarsi. Di certo, il 2023 dovrà essere un anno di ricerca attiva di un sedile per tornare titolare, per Daniel.

Una scelta sbagliata

Col senno di poi, la scelta di lasciare Red Bull si è dimostrata perdente. La voglia di dimostrare a Marko un Ricciardo capace di vincere anche lontano dalla perfezione tecnica delle RB non si è mai realizzata. Monza 2020, con McLaren, un episodio sporadico che non fa tendenza.

"Sarebbe stato meglio per lui restare un po' più a lungo in Red Bull", commenta Max Verstappen, intervistato dai connazionali di Formule 1. 

"Parlammo allora e lui doveva sentirsi anche a proprio altrove, non era più così in Red Bull. Però, devi guardare alle alternative che hai per ottenere successi sportivi e poter andare bene altrove. 

So che Red Bull aveva i propri interessi, però, anziché lasciare, avrebbe potuto parlare con la squadra del proprio futuro".

Il modo in cui lasciò la squadra nel 2018 ha nell'immagine di Marko, stizzito, per la pole strappata a Verstappen  in Messico - l'ultima chance per diventare il più giovane poleman della storia -, la sintesi dei rapporti al tempo. Un clima non agevolato peraltro dalle parole di Marko, di una Red Bull totalmente orientata sull'obiettivo di fare di Verstappen il più giovane campione del mondo di F1.

Daniel vale quanto l'ultima gara

"Alla fine tutto è andato nel modo che sappiamo e Daniel sarà il nostro pilota di riserva il prossimo anno: la Formula 1 non perderà una personalità come la sua.

Daniel è qualcuno che si inserisce bene e puoi riderci parecchio insieme, per quanto mi riguarda non è importante questo quanto le prestazioni", sottolinea Max. "È un pilota che in passato ha lavorato bene e in Formula 1 la regola è sempre quella: vali quanto la tua ultima gara".

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