All'arrivo solo in 5 occasioni davanti al compagno di squadra, in qualifica è stato appena 3 volte più veloce. Così il 2021 di Nikita Mazepin in Haas, nel confronto con Mick Schumacher. Debuttanti entrambi, una stagione di formazione e molti errori. Le prestazioni? Valutabili esclusivamente nel confronto interno.

Le vicende che hanno portato fuori dalla Formula 1 Mazepin sono note, extrasportive. Altrettanto evidenti sono le difficoltà che sta incontrando Mick Schumacher nell'ottenere risultati, con una monoposto di gran lunga più competitiva rispetto a un anno fa e, soprattutto, con accanto un compagno di squadra a rappresentare un metro di paragone, un riferimento, di tutt'altro rilievo e utilità per il team rispetto a Mazepin.

Il russo confida in un ritorno alle corse, non la Formula 1. Nell'attesa, commenta la stagione di Schumacher, caratterizzata da molti, troppi incidenti e un futuro che potrebbe vederlo lontano dalla Haas, in un mercato piloti della scuderia sul quale la rilevanza della voce Ferrari è notevole.

Risultati giudice assoluto

"Le difficoltà di Schumacher? Direi che i suoi risultati parlano da soli. Su di lui non ho altro da dire", giudica laconico a Match TV.

Guarda a Kevin Magnussen quale esempio da seguire per ritrovare un volante. Altra caratura, altre dimostrazioni di competitività ha saputo produrre il danese in carriera, dagli esordi in McLaren alle altalenanti stagioni in Haas. 

"Per quanto mi riguarda mi metterò al volante alla prima occasione. È poco probabile che corra un'altra gara di Formula 1, perlomeno in un futuro prossimo. Però i miracoli accadono, guardate Magnussen. È in forma, ha dimostrato di sapere come si fa e voglio ripetere i suoi passi".