Leclerc, debutto cinematografico a Monaco con Lelouch

Charles guiderà una Ferrari tra le strade di Montecarlo, chiuse al traffico. Sarà un cortometraggio remake del celebre C'etait un rendez-vous del 1976, vera corsa parigina di Lelouch verso Montmartre

Leclerc, debutto cinematografico a Monaco con Lelouch
© LAT Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 21 maggio 2020, 12:59

Charles Leclerc come Claude Lelouch. Almeno un po’. Montecarlo domenica prossima, senza Gran Premio se non una reunion virtuale buona per riempire una coda di week end.

Charles sarà al volante tra le stradine del Principato, chiuse dall’alba, per quello che risulterà essere un remake della spericolata corsa del registra francese ripresa nel 1976.

Russell, il consiglio di Lewis e la speranza di correre insieme

Allora, Lelouch al volante, firmò un corto di 8 minuti che riprendeva la corsa in una Parigi deserta, da Porte Dauphine a Montmartre, in C’etait un rendevouz (Era un incontro; ndr). Al volante della propria Mercedes 450 SEL, con la telecamera montata sul paraurti, per una soggettiva mixata al sound della Ferrari 275 GTB dello stesso Lelouch.

10 chilometri a 80 orari di media, senza curarsi dei semafori rossi, ragioni più che sufficienti perché piovessero addosso a Lelouch ovvie critiche. Realismo puro e passione per la velocità non mascherata - con buona pace della sicurezza e delle norme del Codice della strada -.

Follie d’altri tempi, che lasceranno spazio a un esordio cinematografico di Charles Leclerc – da poco uomo immagine Armani –, diretto da Lelouch in Grand rendez-vous (questo dovrebbe essere il titolo del cortometraggio) e in uno scenario diversissimo e di certo più sicuro, al volante di una Ferrari stradale.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

George Kurtz nuovo comproprietario Mercedes con una quota di minoranza

L'imprenditore americano entra nella proprietà Mercedes con una quota del 15% delle azioni di Toto Wolff, mantenendo ruoli e governance invariati nel team

Massa contro Fia, F1 ed Ecclestone: la verità avrà la meglio, hanno fatto di tutto per silenziarla

Le condotte successive al Crashgate 2008 verranno analizzate in un processo, Massa celebra la prima "vittoria" anche se la strada resta in salita