F1, Brawn: Vettel-Leclerc? Esempio Hamilton da seguire

Un'ammissione immediata dell'errore, nell'incidente tra Vettel e Leclerc, sarebbe stata la via migliore da seguire nel dopogara da parte dei piloti. Binotto guarda all'episodio quasi come una 'fortuna', per ribadire il concetto dell'interesse di squadra in vista del 2020

F1, Brawn: Vettel-Leclerc? Esempio Hamilton da seguire
© LAT Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 19 novembre 2019, 10:42

Sulla materia “interesse di squadra” serve maggiore applicazione pratica. Lo svolgimento del tema da parte dei piloti a Interlagos non è stato certo da primi della classe in Ferrari. Mattia Binotto darà, ancora, ripetizioni a Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Definitive si spera, perché la lezione sia chiara e non si vada incontro a nuove bocciature nel 2020, che dovrà essere stagione in corsa per il mondiale.

“Resto convinto che sia un lusso gestire i piloti, poiché sono entrambi ottimi piloti. Quanto accaduto direi che sia perfino una fortuna sia accaduto quest’anno, perlomeno ci saranno opportunità di chiarimento, in vista della prossima stagione, su cosa abbiamo bisogno non accada”, le parole di Binotto, riportate da Autosport.

Sterzi a parte: Ha torto Vettel e ora Binotto deve far capire a entrambi chi comanda

Un lusso che non può diventare distruttivo per la squadra e una necessità di gestione (e freni da porre) che ritorna: “Dopo le tensioni nelle gare successive la pausa estiva, tutto sembrava essersi calmato nello spogliatoio Ferrari. Adesso, però, Mattia Binotto affronta il difficile compito di riportare le cose in pista.

Meglio un mea culpa immediato

Deve dire ai piloti di affrontare le proprie responsabilità, a Maranello significa sempre anteporre gli interessi della squadra davanti a quelli individuali, come non è avvenuto nella gara in Brasile”, commenta Ross Brawn nel suo tradizionale debrief post-GP.

Dalla prospettiva dell’ex DT ferrarista, nel dopogara i piloti avrebbero dovuto assumere una postura diversa: “Non voglio esprimere un parare su chi fosse prevalentemente responsabile dell’incidente, ma ragionando a freddo forse sarebbe stato bene se uno di loro avesse seguito l’esempio di Hamilton e ammesso immediatamente la colpa, come ha fatto il campione nel suo scontro con Albon.

Leggi anche: Binotto, GP Brasile: "Lesa la nostra immagine"

Se la Ferrari vuole davvero interrompere il dominio Mercedes, non deve solo garantire ai piloti una macchina più competitiva per il prossimo anno, ma assicurare anche che incidenti come questo non si ripetano. La Formula 1 è uno sport di squadra, ed è particolarmente vero a Maranello”.

Analisi degli errori

Interesse, responsabilità, errore, sono le parole chiave che girano intorno all’episodio nel finale di gara del Gran Premio del Brasile.

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Il chiarimento, su quanto è apparso già sufficientemente chiaro in pista – la resistenza di Sebastian Vettel al sorpasso subito da Charles Leclerc, fino alla collisione nella deviazione di traiettoria di Seb – avverrà a Maranello e dovrà assumere toni perentori, che certo saprà usare Mattia Binotto e prenderanno il posto dell’analisi elegante di Interlagos: “Sono lieto di approfittare di quanto accaduto perlomeno per chiarire con loro il futuro. È una questione, alla fine, di riconoscere quali sono state le azioni e gli errori, questo può solo farti migliorare, che tu sia un pilota, un ingegnere o qualsiasi cosa tu faccia.

Quel che sarà importante con entrambi i piloti è capire cos’è accaduto e accertarsi di aver capito l’accaduto e qual è stato l’errore. Non sta a me accusarli, sta a loro riconoscerlo.

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