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Leclerc, GP Germania: dall'adattamento alla 'sua' SF90

Un approccio progressivo, dal capire i limiti della macchina e adattare il proprio stile di guida fino al cambio di rendimento e approccio dal GP di Francia, con una Ferrari SF90 più rispondente ai propri 'gusti' di pilotaggio

Leclerc, GP Germania: dall'adattamento alla 'sua' SF90
© LAT Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

25 lug 2019

Quello che fu il GP d’Azerbaijan nella stagione d’esordio, può individuarsi nel GP di Francia quest’anno, per Charles Leclerc. Il momento in cui ha guadagnato una diversa fiducia nella monoposto, ritagliato la macchina sul proprio stile di guida.

Ne parla a Hockenheim, spiega come “prima della Francia ero più io ad adattarmi alla monoposto. Dopo ho cambiato un po’ l’approccio e credo di aver adattato la macchina un po’ e mi ha permesso di guidare con un po’ più di naturalezza, il che mi ha aiutato”.

I risultati si sono visti nelle prestazioni in qualifica soprattutto, adesso resta da migliorare il passo gara, dove la SF90 deve compiere un netto progresso viste le differenze registrate a Silverstone dalla Mercedes.

L'APPRENDISTATO PRIMA, LE RICHIESTE POI

Un Leclerc che racconta come l’approccio dovesse necessariamente essere progressivo, in un grande team: “Quando arrivi in un team così grande, appena alla seconda stagione di Formula 1, sei un po’ intimidito, non era il modo in cui volevo iniziare, arrivare e dall’inizio dire ‘Voglio questo, questo e quest’altro’. All’inizio mi sono adattato, volevo capire la macchina, provare ad adattare il mio stile di guida il più possibile.

Vettel, GP di Germania: 'Voglio vincere ma sono realista'

A un certo punto sono riuscito a fare buone cose ma sentivo esserci ancora della prestazione da estrarre, provando a portare la macchina un po’ più nella mia direzione e questo ha aiutato le prestazioni”.

SEB E CHARLES, FEELING DIVERSO

Ha trovato le sensazioni che, Sebastian Vettel, al contrario, ha ammesso essere altalenanti. Preferenze di ciascun pilota, a esprimersi meglio con un anteriore più preciso dove non un retrotreno assolutamente incollato all’asfalto.

Leclerc aggiunge come abbia meno problemi nella stabilità del posteriore in ingresso curva rispetto a quanto non condizioni la guida di Vettel. “Ci sono delle debolezze e le conosciamo, stiamo provando a sistemarle il più in fretta possibile e ci stiamo provando con tutte le nostre forze.

Alla fine io mi sento a mio agio con la macchina, ha dei punti deboli però credo che Seb abbia corso anche ottime gare, forse nelle ultime non è stato così fortunato ma sono certo tornerà al vertice, è solo questione di tempo”.

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