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Dal Salone di Detroit, il presidente parla del clima sereno che si respira a Maranello, in attesa della presentazione della nuova monoposto
16 gen 2018 (Aggiornato il 17 gen 2018 alle 13:04)
A Detroit si discute di prospettive del settore automotive, dei risultati del gruppo FCA e dei rumours, smentiti direttamente da Sergio Marchionne, di un suo interesse ad acquistare la Ferrari. Snocciola numeri, valore azionario dell'azienda (20 miliardi di euro), per rimandare al mittente le ricostruzioni di stampa circolate.
Non può esimersi, il presidente, dal raccontare l'aria che si respira all'interno della GeS a Maranello. Avvicendamenti di figure tecniche e nuovi arrivi, vedi l'ingaggio di Daniil Kvyat nel ruolo di pilota di sviluppo, compongono lo sfondo del progetto che dovrà confermarsi valido per contendere il titolo a Mercedes e con i punti deboli del 2017 sanati.
Appuntamento il 24 febbraio per la presentazione della nuova monoposto, nell'attesa, Marchionne racconta: «I ragazzi sono tranquilli: o abbiamo fatto una grandissima ciofeca o abbiamo fatto una grandissima macchina, io ho lavorato per una macchina fortissima. Il 22 febbraio partiamo».
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E partirà anche l'avventura Sauber con Alfa Romeo sponsor principale. Altro fronte, altri rapporti, con Marchionne che commenta: «Ne so un po' di meno, là siamo sponsor. E' un work in progress con Sauber, ci vorrà tempo».
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