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Vettel-Hamilton, la FIA riesaminerà la vicenda

Lunedì riunione a Parigi per analizzare i fatti del Gran Premio d'Azerbaijan e la reazione di Sebastian Vettel. La penalità inflitta dai commissari al ferrarista sarà ritenuta sufficiente o si interverrà con mano pesante?
Vettel-Hamilton, la FIA riesaminerà la vicenda
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

29 giu 2017 (Aggiornato alle 10:21)

Tornerà sotto la lente d'ingrandimento della Federazione internazionale, il prossimo 3 luglio, l'incidente tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton in Azerbaijan. E' quanto ha deciso la FIA, determinata a esaminare nuovamente i fatti e il comportamento di Sebastian Vettel e valutare se siano necessari ulteriori provvedimenti oltre quello adottato dal collegio dei commissari a Baku.

Vettel riconosciuto colpevole di guida pericolosa e sanzionato con uno stop&go di 10" (e 3 punti in meno sulla patente), penalità ritenuta da Lewis Hamilton troppo blanda in rapporto alla gravità del comportamento. Dalla riunione di lunedì prossimo potrebbe scaturire la decisione di non procedere ulteriormente, dovesse ritenere la FIA commisurata all'infrazione commessa la penalità decisa dai commissari - nella scala delle penalità avrebbero potuto decidere per la squalifica (art. 38.3 -h reg. sportivo) o per la sospensione dal successivo gran premio (art. 38.3 -i reg. sportivo) - viceversa potrebbe decidere per un'udienza dinanzi al tribunale internazionale perché infligga una sanzione più grave. 

La prospettiva del tribunale internazionale della FIA era già stata ventilata lo scorso anno a seguito dello sfogo via radio, con offese verbali dirette a Charlie Whiting, subito dopo la bandiera a scacchi sul Gran Premio del Messico. Vettel, allora, riconobbe il proprio comportamento oltre le righe e si scusò personalmente con il direttore di gara, scuse alle quali seguì una lettera indirizzata a Charlie Whiting e a Jean Todt per ribadire il "pentimento". Allora venne graziato da provvedimenti disciplinari, con l'ammonimento, però, che un ripetersi in futuro di un simile comportamento avrebbe portato il caso dinanzi al tribunale. 

Quanto accaduto in Azerbaijan non si lega direttamente alla vicenda del Messico, poiché da un'offesa verbale rivolta a chi è garante del rispetto delle regole si passa all'esame di un comportamento al volante, in violazione del regolamento. Fari puntati su Parigi, lunedì, in attesa di una decisione che potrebbe avere un impatto ancor più grande sull'andamento del mondiale dei 13 punti sfumati per impulsività a Baku.

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