Sospensioni e aerodinamica, i paletti della FIA

E' vietato utilizzare dispositivi di recupero e immagazzinamento dell'energia dalle sospensioni per controllare l'altezza da terra e trarre benefici aerodinamici

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 28 febbraio 2017, 18:02 (Aggiornato il 28 febbraio 2017, 18:35)

Mercedes e Red Bull non temono proteste formali in Australia, in tal senso si sono espressi Toto Wolff e Christian Horner. Il tema è quello del funzionamento delle sospensioni anteriori e gli effetti aerodinamici collegati al controllo dell'altezza da terra tramite l'immagazzinamento di una quantità d'energia da riutilizzare durante il giro per irrigidire l'elemento che permette di controllare il pitch, l'affondamento del muso oltre una determinata quota e gestire così l'altezza di marcia. Qualcosa di ben più evoluto dei sistemi idraulici HPC in uso da tutti i team lo scorso anno, come spiegato recentemente su Autosprint del 17 gennaio scorso.

L'utilizzo di sistemi di recupero dell'energia cinetica porta una maggiore efficienza aerodinamica, potendo controllare l'altezza minima del fondo da terra pur in presenza di assetti rake estremi, ovvero, con un anteriore molto basso e un posteriore più alto, senza incorrere nel rischio di un consumo del pattino sul fondo, nonché ottenere un'efficienza superiore dall'ala anteriore.

I chiarimenti richiesti dalla Ferrari a fine 2016 hanno ricevuto una prima replica dalla Federazione, che è tornata sul punto inviando una direttiva tecnica alle squadre, precisando quando il funzionamento delle sospensioni con ripercussioni sull'aerodinamica sarà considerato illegale e segnalato ai commissari.

E' vietato accumulare energia per un utilizzo ritardato o qualsiasi sistema che porti una asimmetria non casuale nella risposta alle variazioni di carico applicate alle ruote, ugualmente è proibito ogni sistema che cambia il modo in cui la macchina risponde alle accelerazioni e non dovrà esserci un collegamento diretto tra funzioni di controllo dell'altezza da terra e il sistema frenante o di sterzo, né dovrà esserci un controllo dell'altezza da terra autolivellante.

Così si è espressa la FIA, preoccupandosi di escludere la legittimità di quei sistemi in grado di ricorrere a funzioni matematiche per riutilizzare l'energia immagazzinata dal movimento delle sospensioni e irrigidire l'elemento di controllo dell'altezza da terra a piacimento, replicando il funzionamento di fatto del Fric bandito nel 2014.

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