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Formula 1 Messico, Hulkenberg critica Raikkonen

Hulkenberg polemico per il sorpasso nel finale, ma Raikkonen replica: «Sono stato corretto». La gomma bianca non ha reso come si aspettava il finlandese

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

31 ott 2016 (Aggiornato alle 12:51)

Stessa curva di un anno fa, esiti molto diversi. Kimi Raikkonen ha agguantato la sesta posizione a 5 giri dal termine, in lotta con Nico Hulkenberg, sul quale ha messo a segno una manovra vincente, nel punto in cui nel 2015 si scontrò con Valtteri Bottas e la sua gara terminò anzitempo. Non è stata una domenica facile per Kimi, causa mancanza di aderenza con le gomme medie, tanto da fare due pit, alla ricerca del grip che, evidentemente, la Pirelli a banda bianca non poteva garantire oltre quanto fatto. «Dopo la prima sosta facevo fatica ad avere abbastanza grip con le Medium: così abbiamo pensato di rientrare e montare un nuovo set della stessa mescola, ma onestamente non è servito, mancava aderenza al retrotreno. Era la prima volta che utilizzavo queste gomme, forse era la loro caratteristica», ha commentato nel dopogara.

Un confronto diretto con la Force India sin dall'inizio, quando è mancata la chance per sopravanzare Hulkenberg in partenza, poi Nico è stato agevolato da un'ottima velocità sul dritto. Riguardando alla strategia e alla decisione di fermarsi per una seconda volta, Raikkonen riconosce che «con il senno di poi è facile dire che magari non è stata la cosa giusta da fare, ma sono contento di averci provato».

Nel gran premio delle polemiche per le battaglie che hanno caratterizzato il finale della corsa, non poteva mancare il malumore di Hulkenberg per il tentativo all'esterno di Raikkonen, che ha portato al testacoda di Nico: «E' stato un peccato quel che ha fatto Kimi alla fine. Io avevo gomme vecchie e lui un chiaro vantaggio di macchina e gomme più fresche. Ho provato a resistere, senza possibilità. Avremmo potuto avere un incidente, sarei potuto finirgli addosso. Mi stavo chiaramente difendendo, in frenata all'interno sul lato sporco. Lui è arrivato all'esterno e ha chiuso la traiettoria. Sono rimasto un po' come "Amico, dove ti aspetti che vada?" non posso certo sparire. Avrebbe potuto lasciarmi più spazio».

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Da parte sua, Kimi spiega: «Non è stato facile passare Hulkenberg, è complicato quando ci si avvicina ma non si ha aderenza. Non so dire se ci siamo toccati, l’ho solo visto andare in testacoda. Ho provato diverse volte a passarlo, ma ho dovuto rinunciarci per un periodo e poi riattaccare. Alla fine avevamo più aderenza e ho visto una possibilità. Era molto vicino, ho cercato di fare la manovra in modo corretto e credo ci fosse spazio a sufficienza per entrambi».

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