Un giorno sul simulatore Ferrari

Un giorno sul simulatore Ferrari

28 dic 2011

Questo è il racconto di un’esperienza veramente unica ed esclusiva. Un giorno sul simulatore della Ferrari. Sì, proprio quello che sta al reparto corse di Maranello e dove ogni settimana si allenano i piloti titolari e i collaudatori. Un’occasione irripetibile e davvero esclusiva. Perché quelli che sono saliti sul simulatore Ferrari sono davvero pochissimi: Alonso e Massa ovviamente, poi i collaudatori del Cavallino, da Bertolini a Fisichella, Bianchi, Rigon. E basta. Quindi l’occasione che è capitata al vostro cronista è proprio di quelle da raccontare.

L’occasione è stata la tradizionale cena pre-natalizia del presidente della Ferrari, Montezemolo con i rappresentanti della stampa italiana F.1. Montezemolo ha voluto condirla con una trovata divertente: una sfida... all’ultima nausea fra tutti i giornalisti F.1 al simulatore Ferrari. Forse anche per vendicarsi simpaticamente delle critiche che spesso lanciano contro la squadra. Il simulatore del Cavallino è sempre stato considerato top secret. Visto che come per incanto era stato deciso di svelarlo a sorpresa agli occhi curiosi dei giornalisti, figurarsi se ci facevamo scappare l’occasione di salirci sopra. Nausea o non nausea.

Il simulatore Ferrari in realtà... sono due. Uno ludico e uno professionale. Il primo è una sorta di videogame evoluto su cui ci siamo cimentati tutti quanti sul giro simulato di Fiorano. Solo quelli che si sarebbero dimostrati capaci di scendere sotto un certo tempo limite sul giro al videogame, sarebbero stati ammessi al simulatore vero, quello professionale.

Diciamo subito che definire “videogame” il primo simulatore è molto riduttivo. È un arcade, ma di un livello eccelso. Pensate solo che siete seduti dentro la riproduzione di una vera scocca Ferrari. E tutti gli accessori, dal volante alle cinture, replicano quelli della macchina vera di Maranello. L’effetto scenico è esaltante. La scocca è stata ovviamente realizzata all’interno del reparto corse Ferrari. Volante e pedaliera sono pure quelli stile F.1. Le immagini provengono da due proiettori Hd che proiettano l’immagine virtuale del circuito non sul solito televisore Lcd, ma su un gigantesco schermo curvilineo alto un paio di metri e lungo cinque o sei che avvolge a 180 gradi l’intera scocca.

In pratica chi si siede nel simulatore si trova letteralmente immerso in un vero circuito e lo schermo curvilineo amplifica l’effetto della realtà virtuale. La grafica è eccezionale, il computer che muove l’intero simulatore è nascosto dietro lo schermo. Il software che fa da motore al simulatore è stato sviluppato da una società di Modena, la AllInSports. Dietro il cui nome si nasconde Anton Stipinovich, un ingegnere elettronico che ha lavorato per anni in F.1, prima alla McLaren poi in Ferrari.

Stipinovich ha realizzato questo simulatore in collaborazione con la Ferrari che lo vende soltanto a clienti esclusivi. Se ne volete uno da mettere in salotto, sappiate che ci sono due condizioni imprescindibili. Primo, costa la bellezza di 350mila euro, ovvero molto ma molto di più del prezzo di una Ferrari 458 o di una California vera (!). Secondo, se anche avete da parte i soldi, servono ulteriori credenziali: e cioé essere clienti o possessori di Ferrari, oppure dealer del Cavallino o ancora partner commerciali o sponsor di Maranello in qualche attività. Altrimenti niente.

Sarà anche un semplice videogameevoluto, ma vi garantiamo che l’esperienza al volante del simulatore Ferrari-AllInSports è fantastica. La risposta del volante e del pedale del freno - che sono essenziali in un simulatore per capire il livello di fedeltà della virtualizzazione - sono eccellenti; vicine a quella di una vera monoposto. E poi ci sono molti dettagli che impreziosiscono l’esperienza virtuale: il pre-tensionatore delle cinture a quattro punti che si tende quando frenate per simulare l’effetto della forza G in decelerazione. Infine il rombo del motore Ferrari simulato: è esaltante, appaga l’orecchio e contribuisce d accrescere l’effetto di guidare una vera Ferrari a Fiorano. La grafica è notevole e qui si capisce il vantaggio di avere un doppio proiettore Hd su uno schermo curvilineo invece dei soliti televisori Lcd affiancati: in questo modo l’immagine proiettata sullo schermo riesce a coprire un arco di quasi 180 gradi di visuale; esattamente quello che vedrebbe l’occhio umano dal vero in pista ed aiuta ancor di più a immergersi nella realtà virtuale.

Guidare la Ferrari F.1 simulata non è facile, come sanno tutti quelli che giocano ai videogames evoluti. Su una macchina vera in circuito la velocità e il brivido fanno da efficace deterrente. Sul simulatore invece inconsciamente la guida diventa più aggressiva. Per cui la bravura al volante di un simulatore è quella di saper dosare il proprio limite.

Il trucco per andar forte è uno solo. Guidare dolcemente. Essere armonici con volante e frenata e non aggressivi. Bertolini ci ha fatto un vero e proprio lavaggio del cervello per metterci in testa il giusto comportamento. Così dopo un primo tentativo poco efficace, abbiamo simulato un giro secco da qualifica e guidando più dolcemente siamo riusciti ad abbassare di 4 secondi il nostro miglior tempo, scendendo fino a 1’05”. Tenendo conto che Bertolini con la Ferrari F.1 vera a Fiorano gira in circa 59” - e col simulatore replica gli stessi tempi - c’è da essere soddisfatti. Ma questo è stato solo l’inizio. Il videogame AllInSports-Ferrari ci ha spalancato la porta al vero simulatore di Maranello. Per l’esperienza di guida virtuale più esaltante mai vissuta.

Ma questo ve lo racconteremo nella prossima puntata. A presto...

Alberto Sabbatini

(FINE PRIMA PARTE)

Nel video sotto, il giro di pista al simulatore Ferrari-AllInSports

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