L’uso del dispositivo che permette al pilota di attivare l’ala posteriore mobile, definito DRS, acronimo di Drag Reduction System, è limitato in gara a una zona precisa del circuito e unicamente per superare un avversario, ma è consentito nelle prove libere e in qualifica. Il circuito di Spa-Francorchamps, probabilmente il tracciato più affascinante e tecnico del calendario della Formula 1, presenta parecchi tratti veloci.
Uno in particolare: la spettacolare combinazione Eau Rouge-Raidillon. Ebbene, la Fia ha vietato l’impiego dell’ala mobile, sia nelle prove libere sia in qualifica del Gran Premio del Belgio, in quel tratto. L’incidenza dell’alettone sarebbe infatti tenuto quasi a zero dall’uscita della lenta curva della Source fino alla staccata di Les Combes, alla fine del lungo rettifilo di Kemmel.
A sollecitare il provvedimento sono stati alcuni piloti, che hanno ritenuto una situazione rischiosa utilizzare il sistema all’Eau Rouge: troppo pericolosa la perdita di carico aerodinamico che si sarebbe potuta creare con il DRS attivo. Meglio, allora, vietare il Drag Reduction System.
Oltre a essere il punto più spettacolare del circuito di Spa-Francorchamps – lunghezza 7 km – l’Eau Rouge-Raidillon è anche un tratto dove si vede “la differenza tra gli uomini e bambini”, come disse una volta Jackie Stewart. È curioso che a chiedere al delegato Fia Charlie Whiting di vietare l’ala mobile nella compressione dell’Eau Rouge siano stati i piloti, magari gli stessi che accettano di correre nell’anacronistico toboga di Montecarlo.
Se qualcuno ritiene che il DRS possa determinare una situazione di pericolo nel tratto “incriminato” può benissimo non attivarlo – l’uso non è naturalmente obbligatorio – ma non impedire agli altri di sfruttare il dispositivo. Nelle prove di qualificazioni si cerca il massimo. Esse sono la sfida contro il cronometro e le leggi della fisica. Debbono premiare il più veloce, il migliore, il più coraggioso; chi, anche, rischia di più.
In gara, al GP del Belgio, il DRS potrà essere attivato sul rettifilo di Kemmel, dove le Formula 1 raggiungono velocità di punta attorno ai 330 km/h. Il record sul giro del circuito di Spa-Francorchamps appartiene a Kimi Raikkonen in 1'45"108, ottenuto nel 2004 con la McLaren-Mercedes.