Al Gran Premio di Ungheria, Paul Di Resta ha ottenuto il suo primo vero risultato in Formula 1 classificandosi settimo con la Force India-Mercerdes. Quella che sta disputando è la prima stagione a tempo in F.1 del 25enne pilota britannico, vincitore nel 2006 della serie europea di Formula 3 – dove battè Sebastian Vettel – e l’anno scorso del campionato tedesco DTM, con la Mercedes.
La Force India deve adesso decidere il futuro di questo ragazzo che sta convincendo al volante della monoposto inglese, dopo quattro anni di corse con le vetture a ruote coperte. “Ho sempre avuto problemi nel reperimento di supporti economici – racconta Di Resta – La Mercedes, dopo la mia vittoria in Formula 3, mi offrì una chance da pilota professionista. Presi un po’ di tempo per pensarci, perché volevo proseguire in monoposto. Ma avevo anche un altro problema non da poco. Feci un test su una GP2 e nello chassis utilizzato all’epoca non ci stavo! Semplicemente era troppo piccola per me. Durante i test cambiai tre differenti sedili, ma stare in macchina era un incubo. Ho una taglia diversa da molti altri piloti, quindi non potevo certo creare un caso. Allora decisi che la chance DTM in quel momento fosse la scelta migliore da fare. Ma non mi ho mai smesso di pensare che un giorni sarei arrivato in Formula 1, anche se disputavo il DTM. Ho sempre pensato che sarebbe stato vitale mantenere visibilità su di me, quindi dovevo vincere”.
A metà mondiale Di Resta è indicato da molti addetti ai lavori come la sorpresa del 2011. Te lo aspettavi? “Sono sempre stato concentrato sul mio lavoro ed ho sempre avuto l’assillo di dare il massimo. Il primo obiettivo quando si arriva in Formula 1 credo sia quello di rimanerci, di provare ad avere un futuro. Per me, che provenivo dal DTM, ci sono state tante problematiche nuove da affrontare, ma finora è andata bene. Dico finora perché credo che abbia ancora molto da imparare, ma allo stesso tempo mi fa piacere aver iniziato bene”.
Adesso sei in Formula 1 e il tuo futuro sembra essere ben definito. Ma cosa hai provato quando correvi nel DTM e vedevi il pilota che avevi battuto in F. 3, Vettel, diventare campione del mondo? “Nel mio team di F.3 eravamo in quattro: io, Vettel, Kobayashi e Van der Garde. Poi una volta in Formula 1 devo dire che Sebastian ha fatto un lavoro incredibile, riuscendo a capitalizzare quello che aveva a disposizione nel migliore dei modi. Forse avrebbe fatto la stessa cosa se fosse stato al mio posto in DTM o forse no. Così come non posso dire quali sarebbero stati i miei risultati rispetto ai suoi se avessi avuto le sue chance. La stessa cosa è accaduta con Hamilton, è stato un ottimo pilota nelle categorie minori, ed essendo arrivato all’esordio con un ottimo team per me è stato naturale che andasse bene da subito. Sebastian e Lewis sono riusciti ad ottenere quello che io sto cercando di raggiungere”.
(L’intervista completa con Paul Di Resta è pubblicata nel numero 32-33 di Autosprint, in edicola dal 9 agosto, che è scaricabile anche su iPad)