L'analisi delle prove: Red Bull in affanno

L'analisi delle prove: Red Bull in affanno

29 lug 2011

Siamo davvero a una svolta in campionato? I tempi del venerdì valgono quello che valgono, ma Lewis Hamilton, fresco vincitore al 'Ring, è stato davanti in entrambe le sessioni, la Ferrari si conferma competitiva (con Fernando Alonso, ma non è una novità) e la Red Bull, per tenere il ritmo, va un po' in affanno.

Adrian Newey ha sorriso imbarazzato quando gli hanno ricordato gli errori dei suoi piloti nelle libere (quello di Webber è costato un musetto, vedi foto): «Non sappiamo con quanta benzina giravano gli altri...».
Ma la supremazia di un anno fa, su questa pista tutta curve, è sparita.
E Sebastian Vettel ha ammesso per la prima volta che le temperature basse non sono ideali per la RB7.

Mentre Alonso fotografa la situazione da un altro punto di vista: «L'anno scorso soffrivamo di più nelle curve più veloci, nei cambi di direzione. Adesso siamo pari o superiori alla Red Bull. Ma perdiamo ancora nel terzo settore. Sembra che la gomma non regga del tutto alla fine del giro».
Molto simile, per tutti e tre, la sequenza del giro veloce: al primo cronometrato di 4 o 5 passaggi. E intanto si fanno già previsioni per la gara: con un clima meno fresco, la Pirelli prevede 3 cambi gomme (o anche due), specie se verrà confermato il divario prestazionale tra soft e supersoft, stimato in 7 decimi.
Ma Fernando, oggi30enne, sostiene: «A Monaco la strategia migliore, senza safety-car, era quella a tre soste di Button. Ma su una gara di 260 km. Qui sono più di trecento, forse servirà un quarto stop».


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