Al Gp d'Ungheria torneranno due gli italiani al via della F.1 dopo che in Germania era presente il solo Liuzzi in corsa avendo Trulli ceduto la sua Lotus all'indiano Chandhok. E dopo – soprattutto – che nelle prove libere di venerdi si era creato un triste precedente: nessun italiano in pista durante una sessione di prove di F.1!
In quel venerdi mattina, oltre a Trulli, mancava pure Liuzzi appiedato per far girare occasionalmente Kartikehyan. Non succedeva da 41 anni di non vedere un italiano in pista durante in F.1, dal Gp Montecarlo 1970 quando de Adamich non riuscì a qualificarsi per la corsa.
Ma questo triste precedente rischia di ripetersi a fine anno, al Gp d'India del 30 ottobre. Sia Chandhok che Karthikeyan, ovvero i due piloti che lo scorso weekend si sono seduti sulle monoposto di Trulli e Liuzzi, stanno spingendo molto per essere al via nel loro Gran Premio di casa. Una gara che sarà un evento di grande portata nella nazione asiatica, e che lo stesso Ecclestone vorrebbe condire con la presenza dei due piloti indiani.
Alla Lotus non è ancora chiaro chi dovrebbe farsi da parte tra Kovalainen e Trulli per far posto a Chandhok; mentre in casa HRT il recente arrivo di Daniel Ricciardo (in prestito da Red Bull) potrebbe avere il sopravvento su Liuzzi, anche se a Tonio è stato riferito che la presenza dell'australiano in quella corsa non è garantita. Si vedrà, ma esiste il rischio concreto che il primo Gran Premio d'India si possa svolgere senza piloti italiani al via.
Nel frattempo Trulli a Budapest ritrova la sua Lotus motorizzata Renault dotata finalmente di un nuovo servosterzo che l'italiano chiedeva da oltre un anno e che gli dovrebbe risolvere i problemi di reattività sullo sterzo di cui si è sempre lamentato e che a suo modo lo penalizzavano fortemente nella guida. Chissà se grazie a questo invertirà la pericolosa tendenza che lo ha visto quasi sempre battuto da Kovalainen sia in prova che in gara...