Le mosse della Ferrari

Le mosse della Ferrari

10 mag 2011

Terza al Gran Premio di Turchia: per la Ferrari la sfida più grande deve però ancora iniziare. La Rossa ha recuperato una competitività insperata; “Ma in gara – ha dichiarato Fernando Alonso - abbiamo solo capitalizzato un risultato che poteva arrivare già in Malesia”. Quello che ha sorpreso Fernando, dopo l’ennesimo quinto posto di sabato, è stato il fatto di mettersi dietro Button. Ma non era chiaramente il fine settimana della McLaren e anche il podio del Gran Premio di Turchia non risolve uno dei problemi di fondo della Ferrari: la differenza di prestazioni tra qualifiche e gare.

Perché questo succede? “È diifficile da spiegare – ha detto Felipe Massa - ma forse, visto che noi abbiamo meno usura sulla gomma, in qualifica ci manca un po’ di grip rispetto agli altri, in particolare alla Red Bull. Sembra una caratteristica della nostra monoposto e non sarebbe il primo anno”. Ma se anche la Ferrari “tratta bene” le gomme - e su certe piste, meno aderenza significa scivolare di più - non può ancora permettersi, come invece la Red Bull, di risparmiare un set di pneumatici a mescola morbida il sabato nella Q3 - Alonso c’è riuscito soltanto nella prima sessione, usando solo le dure - e realizzare lo stesso certi tempi.

Per questo si sta lavorando anche sulla prestazione nel giro veloce, “In particolare – ha spiegato il capo della scuderia modenese, Stefano Domenicali - sullo sfruttamento degli scarichi in funzione del giro singolo”. In Turchia, i nuovi scarichi integrati nel fondo scocca, sono stati solo collaudati; poi l’ingegnere Pat Fry ha detto: “Per il nuovo fondo servono altre verifiche”. Così la 150 ha corso con le uniche novità di alettoni e prese d’aria dei freni. Tutte cose collaudate, come il fondo, in un test aerodinamico a Vairano con il tester Jules Bianchi, la settimana precedente il GP di Turchia.
 
Adesso i terminali modificati sono attesi alla prova del fuoco: in tutti i sensi, visto che le temperature in quella zona salgono alle stelle. Forse è proprio questo calore che aiuterà a portare in temperatura le gomme: di certo c’è che l’interazione tra i gas di scarico - che accelerano il flusso - e le turbolenze prodotte dalle ruote che girano, è uno dei temi da studiare a fondo per essere vincenti. “E noi – ha ribadito Alonso - non ci accontentiamo di essere quinti al sabato e terzi la domenica. Noi vogliamo vincere”.

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