Vettel sempre a proprio agio

Vettel sempre a proprio agio

Pubblicato il 31 luglio 2010, 15:57

Centesimo Gp per la Red Bull, sesta volta in prima fila. Ma mai con un vantaggio così netto: 1 secondo e 2 decimi sulla terza, la Ferrari di Alonso. Ma Vettel ha anche battuto nettamente Webber. Di 4 decimi.
Una enorme prova di forza per il tedesco che sta cercando di riconquistare la leadership di squadra. «Per tutto il week-end siamo stati a nostro agio, sin dalla prima sessione di prova, e poi siamo riusciti a migliorare la macchina. Dalla radio ci dicevano: è il vostro momentro, ragazzi. Sta a voi. Sapevamo di essere superiori. Nella Q2 invece io non sono andato benissimo con le morbide e non sono riuscito a spingere al 100% (infatti è stato di qualche millesimo dietro a Webber). Invece nella Q3 ho ritrovato fiducia e sono riuscito a migliorarmi. Ogni sabato è anche speciale, ogni pole è importante, non solo la gara: essere in pole position è la premessa ideale per fare una bella gara. Il segreto della nostra superiorità? E' qualcosa di nascosto, noi stessi ci siamo chiesti la scorsa settimana dove la Ferrari avesse trovato il modo di fare quei tempi a Hockenheim e recuperare terreno. Invece qui sono indietro: evidentemente questa pista si adatta alla nostra Red Bull; è un tracciato più ondulato, ci sono tante frenate in ingresso di curva».

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Bortoleto a casa sua: “Sarebbe grandioso finire a punti per i tifosi brasiliani”

Dalla prima volta in kart a sei anni al ritorno nel circuito che lo ha fatto sognare, Gabriel Bortoleto racconta il suo approccio maturo a una stagione di apprendistato che sta già diventando solida.

Hadjar nostalgico e affamato: “Da bambino tifavo Senna, ora non vedo l’ora di correre qui”

Il francese dell’RB si prepara al debutto a Interlagos con un mix di emozione e determinazione. Tra ricordi d’infanzia, ambizioni personali e una classifica costruttori in salita