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12 ago 2025 (Aggiornato alle 09:00)
Il Mondiale F1 ha chiuso per ferie. La prima parte di una stagione dominata dalla McLaren va in archivio e in attesa della ripresa a fine agosto col GP di Olanda è tempo di riflessioni. Su questo numero ne fa tante Charles Leclerc che in esclusiva si è concesso ad Autosprint con una lunga intervista a cuore aperto.
Il monegasco che lotta sempre come un leone e non molla è il volto migliore di una Ferrari che chiude la prima parte del 2025 con ancora tanti punti interrogativi e nessuna vittoria. Se per un attimo la memoria torna all’inizio dell’anno la delusione aumenta ancora di più nel popolo rosso. E qui si innesta uno dei temi più divisivi: Lewis Hamilton. Non era così che si era immaginata l’inizio dell’avventura in rosso del 7 volte iridato.
Le sue dichiarazioni nel corso del week end dell’Hungaroring fanno ancora discutere. «Credo che Lewis abbia ancora un talento incredibile. Però penso che debba darsi una mossa», dice Bernie Ecclestone. «Penso che l’atteggiamento di Hamilton demoralizzi chi lavora at torno a lui. Senna o Schumacher non avrebbero mai detto cose del genere», scrive Jean Alesi sul Corriere della Sera.
«Sorprende vederlo così demoralizzato. Sembra sempre che in Ferrari ci sia un po’ di confusione nelle scelte e nelle comunicazioni, anche via radio, e questo non aiuta il suo adattamento», dichiara Jacques Villeneuve alla Gazzetta dello Sport. «Abbiamo sottovalutato la sfida che Lewis ha dovuto affrontare ad inizio stagione, alla fine veniva da una carriera ventennale nell’ambiente Mercedes e cambiare tutto questo non è facile. Sia Lewis che io abbiamo sottovalutato cosa significasse quel cambiamento, dalla cultura alle persone», ammette Fred Vasseur a DAZN Spagna.
«La pausa estiva non poteva arrivare in un momento migliore. Fa male vedere un campione del suo calibro soffrire così e dobbiamo sperare che possa tornare al livello a cui ci ha abituato. Altrimenti non so se riuscirà a sopportare altre due stagioni in Ferrari così», analizza Martin Brundle ai microfoni di Sky Uk. «È il più grande di tutti i tempi. Nessuno gli porterà via quello che ha fatto. Un weekend oppure una stagione che non vanno come vuole lui non cambieranno le cose. Quando sente di non essere all’altezza delle sue aspettative, o che la squadra non ha raggiunto i suoi obiettivi, allora avverte molto la situazione. È stato sempre così», dichiara Toto Wolff.
Maranello, come Houston: abbiamo un problema (non il solo ovviamente). Recuperare il talento planetario di Lewis Hamilton diventa una priorità nella seconda parte del Mondiale di F1 oltre a ritrovare il bandolo della matassa con una monoposto bisbetica e non domata per non trasformare in un gigantesco fallimento una stagione che avrebbe dovuto essere completamente diversa.
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