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La Cadillac "virtuale" scende in pista al GP di Monza

Cadillac si prepara a debuttare in Formula 1 il prossimo anno e "gareggia" al Gran Premio d'Italia in modo virtuale grazie ad un'equipe di esperti
La Cadillac "virtuale" scende in pista al GP di Monza
© Instagram Cadillac

Ilaria ToscanoIlaria Toscano

11 set 2025

A Monza si sono sfidate in pista i 10 team della Formula 1 2025, ma non sempre tutto quello che c’è si vede… Cadillac, che farà il suo ingresso ufficiale in Formula 1 nel 2026, ha infatti deciso di affrontare il Gran Premio d’Italia come se fosse già in calendario per il proprio team. Niente pista, ovviamente, ma un intenso lavoro “virtuale” che ha coinvolto le sedi di Charlotte e Silverstone.

L’obiettivo non era un semplice esercizio accademico: si trattava di replicare in ogni dettaglio la complessità di un weekend di gara. Dalla gestione della monoposto al simulatore fino agli impegni mediatici, passando per briefing, strategie e controlli di affidabilità. In questo modo ingegneri e tecnici, un gruppo eterogeneo che unisce veterani del paddock e giovani alla prima esperienza, imparano a lavorare come un’unica squadra, rispettando scadenze e ritmi serratissimi.

Non solo il GP di Monza

L’esperimento non è iniziato a Monza: il primo test di questo “campionato ombra” si è svolto a Barcellona, durante il fine settimana del GP di Spagna, con un programma che ha coperto prove libere, qualifiche, gara e attività collaterali. A Monza il progetto è stato ripetuto, coinvolgendo circa cinquanta persone distribuite tra il quartier generale americano, sede anche del remote garage, e la fabbrica inglese dove viene sviluppato il telaio.

Come un weekend reale

Durante il weekend virtuale, sessione dopo sessione, la “vettura digitale” veniva aggiornata al simulatore e seguita da veri e propri debrief tecnici. Ogni riunione serviva a discutere delle modifiche, valutarne l’impatto e allenare il team a rispettare tempistiche analoghe a quelle di un vero GP. Parallelamente si tenevano meeting di affidabilità, indispensabili per simulare controlli su power unit, trasmissione e componenti chiave, mentre sul fronte strategico venivano testati scenari variabili: gestione gomme, ingressi di Safety Car e cambi di condizioni.

Un ulteriore valore aggiunto è stato lo sviluppo software: i dati raccolti durante le simulazioni alimentano algoritmi che, col tempo, saranno in grado di proporre previsioni e soluzioni sempre più raffinate. Non solo tecnica, però. Cadillac ha voluto inserire anche la simulazione degli impegni media dei piloti, esercizio utile a capire come bilanciare interviste, sponsor e briefing tecnici in un calendario fittissimo.

Cadillac sta rodando quindi ogni ingranaggio prima di scendere realmente in pista. L’obiettivo è arrivare a Melbourne, al debutto ufficiale, con un team già coordinato, abituato a prendere decisioni rapide e pronto a gestire le pressioni tipiche della Formula 1.

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