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19 ago 2025
Valutato in fretta, gettato nella mischia a tempo determinato, con troppo da dimostrare e poche, quasi nessuna garanzia, con la figura di Colapinto a mettere pressione nell'ombra. Non il massimo per essere un debuttante che era arrivato finalmente in F1, dopo un percorso buono ma non eccellente nelle formule minori. In tutto 6 GP, 7 con Abu Dhabi 2024, prima di essere ricacciato in panchina. Servirebbe più tempo e più pazienza, forse, per poterlo giudicare meglio.
Sul fronte della guida, poco da dire: 20 punti con questa Alpine sono un biglietto da visita niente male. Per il resto, vive nell’inquietudine di essere finito in un giro senza vie d’uscita: ha sostanzialmente il posto assicurato (nel senso che, viste le prestazioni, nessuno si sogna di lasciarlo fuori dal giro), ma sembra anche imprigionato in una mediocrità tecnica dalla quale è difficile uscire. Alpine da anni scommette sul “prossimo regolamento”, e nel 2026 ci risiamo: auguriamogli che, per una volta, ad Enstone possano sorprendere. Perché quest’anno, in teoria, di soddisfazioni ne arriveranno poche.
Come Doohan, si ha l’impressione che sia più vittima che complice dei disastri che stanno accadendo sulla seconda Alpine. Macchina che non va, team in continua mutazione dirigenziale, e piloti poco o per nulla esperti chiamati a gare convincenti e ad un confronto con Gasly che, data la maturità e l’esperienza del francese, non è facile per nessuno. Poi anche lui, come Doohan, non si è aiutato, con prestazioni deludenti e qualche errore di troppo. Rispetto a Jack, ha un portafoglio più grande: magari lo aiuta a salvare il posto almeno fino a fine stagione, ma serve cambiare registro.
Si è presentato bene a Banbury, dove ha portato esperienza e dove è arrivato per essere il primo pilota nella storia Haas con un curriculum che vanta un GP vinto. I tempi di ambientazione sono stati ridotti, a tutto vantaggio delle prestazioni; la VF-25 è stata protagonista di sconcertanti alti e bassi, ma da parte sua il pane lo ha sempre portato a casa: 27 punti sono un bel bottino. Forse non sempre docile dal punto di vista caratteriale, ma come manico è un bel pilota.
Meglio nelle prime gare. Poi si è un po’ perso, forse pure innervosito per qualche occasione mancata (11° per addirittura quattro volte). A punti in tre dei primi quattro GP, poi capace di smuovere la classifica solamente in un’occasione nei successivi dieci round, e solo nella sprint di Spa. In certe situazioni ha probabilmente pagato lo scotto dell’inesperienza, per il resto ci ha messo del suo, rimediando ben 8 punti di penalità sulla patente: da qui a novembre, serve un pizzico di attenzione.
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