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F.P.
29 lug 2025
Madrid è l’osservata speciale, con il progetto del GP di Spagna al debutto nel 2026 e il circuito cittadino Madring in fase di (lenta) realizzazione. Osservata speciale da parte di Imola e, adesso, Istanbul, ovvero, dei circuiti assenti dal calendario 2026 e - nel caso del GP dell’Emilia Romagna - prima riserva in caso di defezioni dell’ultim’ora.
Quelle del GP di Turchia sono ambizioni di rientro in calendario, da coltivare con un occhio al 2027 e oltre. Quanto al “ruolo” di circuito disponibile a ospitare un GP - come avvenne nel 2020 e nel 2021 per l’eccezionalità del Covid-19 - è una disponibilità manifestata dal presidente della Federazione sportiva automobilistica turca, autorità sportiva nazionale riconosciuta dalla FIA e potenziale organizzatore del GP di Turchia, con le coperture finanziarie necessarie al progetto che verrebbero garantite dal governo.
Ne parla, intervistato da Autosport, il presidente Eren Uclertopragi: “Dopo la nomina a federazione da parte del governo, avvenuta qualche mese fa, abbiamo discusso intensamente con i dirigenti della F1 e della FIA.
C'è un forte impegno da parte del governo a riportare la Turchia nel calendario della Formula 1 con un accordo permanente e a lungo termine. Come è noto, il calendario 2026 è già stato annunciato. Tuttavia, nel caso in cui una gara non potesse essere disputata per vari motivi, potremmo ospitare il Gran Premio di Turchia”.
Al di là della disponibilità organizzativa, l’ambizione è di raggiungere un accordo di lungo periodo per il ritorno in calendario. Lo scenario nel quale opera la Formula 1 è noto, guarda all’espansione in Asia con le discussioni in fase avanzata con la Thailandia; guarda ai progetti africani, per un ritorno nel Continente. L’Europa è compressa dalle esigenze di espansione globale della categoria e farà ricorso al principio dell’alternanza, a partire dal GP del Belgio del 2027 che si terrà negli anni dispari. Il 2028 e il 2030 saranno slot liberi in calendario da assegnare a un altro appuntamento. Europeo?
Il presidente della Federazione sportiva automobilistica turca ha chiaro anche il posizionamento ideale di un rientrante GP all’Istanbul Park ed è coerente con il raggruppamento per blocchi geografici che il calendario attuerà al meglio nel 2026.
“Il fatto che il GP dell'Azerbaigian si svolgerà nel nostro Paese gemello a settembre potrebbe facilitare le cose per i team di Formula 1 in termini di logistica. Una gara che può essere disputata prima o dopo essere andati o tornati da Baku sarebbe un'operazione relativamente più semplice e a basso costo per la F1".
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