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Crisi Alpine, sollevato anche il responsabile delle operazioni

Dopo 20 anni trascorsi in Renault, l'uscita di Rob White è confermata dal team. Insistenti i rumours su un futuro Alpine ridimensionato, senza più l'impegno sulla produzione dei motori 

Crisi Alpine, sollevato anche il responsabile delle operazioni
© Getty Images

31 mag 2024

In attesa di scoprire quali provvedimenti adotterà Alpine nei confronti di Esteban Ocon, c'è la conferma di un'altra figura operativa rimossa.

Rob White, direttore delle operazioni, lascia la squadra di Enstone dopo 20 anni, quando arrivò nel 2004 nei panni di direttore generale vicario per i motori allora Renault, realizzati a Viry Chatillon.

L'anticipazione arriva da BBC Sport, con una nota di Alpine che conferma l'uscita di White "quale parte della più ampia ristrutturazione operativa" in atto.

Alpine, azzeramento prima della ricostruzione

Dopo l'azzeramento dell'area tecnica nel luglio del 2023, proseguito con le dimissioni del direttore tecnico Harman e capo dell'aerodinamica De Beer a marzo di quest'anno, seguiti da Bell, continua un momento critico per Alpine.

I risultati latitano da due stagioni, il clima interno non è dei migliori - per usare un eufemismo -, a registrare i problemi tra Ocon e Gasly, troppo spesso in lotta tra loro. Sullo sfondo, i rumours dell'arrivo di Flavio Briatore quale supervisore della squadra. 

Molti tagli di figure al vertice per attuare una ricostruzione che, al momento, non sembra offrire sul mercato grandi figure in grado di contribuire alla svolta di cui ha bisogno Alpine.

"La squadra ringrazia gli sforzi di Rob nel corso della sua lunga carriera a Enston e Viry Chatillon, dove ha guidato il progetto del motore vincente nel 2005 e 2006. Gli auguriamo il meglio per i suoi futuri impegni", conclude la nota Alpine.

Alpine in F1 e il disimpegno Renault sui motori

In prospettiva futura, altre indiscrezioni di stampa, diffuse dal giornalista Joe Saward, indicano la possibilità che il team ridimensioni l'impegno in Formula 1.

Segnatamente, la possibilità di mantenere una presenza formale in campionato - quindi il marchio Alpine sempre presente in griglia - ma con una power unit clienti che contribuirebbe a ridurre l'impegno (e i costi) sulla progettazione a Viry Chatillon. Che resterebbe operativa su altri progetti, tra cui il WEC.

Se questo scenario dovesse concretizzarsi nel 2026, un'alternativa alla permanenza di Alpine e con la proprietà Renault esclusiva, è nella possibilità di vendere la squadra e limitarsi a una sponsorizzazione "title", sulla scia dell'operazione condotta Alfa Romeo con Sauber.

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