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F1: Addio a Paul Rosche, papà del BMW turbo degli anni Ottanta

E' scomparso all'età di 82 anni il progettista che realizzò l'unità ritenuta più potente nella storia della Formula 1. Fu direttore di BMW Motorsport dal 1975 al 1996

F1: Addio a Paul Rosche, papà del BMW turbo degli anni Ottanta
© sutton-images.com

F.P.F.P.

17 nov 2016 (Aggiornato alle 12:47)

Fu l'artefice di quello che viene ritenuto il motore più potente, a oggi, mai visto in Formula 1. Ma Paul Rosche fu ingegnere capace di raccogliere anche altri successi nel motorsport, che non il titolo mondiale del 1983 con Nelson Piquet al volante della Brabham-BMW. Se n'è andato all'età di 82 anni, di cui 42 spesi in BMW, dove arrivò a 23 anni e se ne andò nel 1999, anno dell'ultimo successo sportivo, la conquista della 24 Ore di Le Mans con la BMW V12 LMR. 

Altro progetto, il V12 S70/3. Rosche vi lavorò sin dal finire degli anni Ottanta, per poi arrivare al debutto sulla McLaren F1, con la quale vincerà la 24 Ore di Le Mans nel 1995. Era il V12 S70/2, cubatura appena sopra i 6 litri, ridotta a 5.990 con l'applicazione sulla F1 GTR Longtail e, da lì, sviluppato come S70/3 fino alla V12 LMR. Per la casa di Monaco di Baviera ha progettato anche l'unità 2 litri che ha caratterizzato la Formula 2 negli anni Settanta, nonché il propulsore della BMW M3, e il 2002TIK vittorioso nel campionato Turismo europeo del 1969.

Nell'immaginario collettivo, però, c'è il progetto del BMW M12 e M13, il quattro cilindri turbo da 1.5 litri al quale iniziò a lavorare nel 1980, nato su un basamento di un motore di serie nemmeno troppo recente, risalente al 1961, l'M10. Calcò la scena fino al 1986, tra Brabham, ATS, Benetton, anche Ligier con il brand Megatron. Nulla da spartire tra quell'era turbo e l'attuale. Problematiche tecniche enormi da superare, per i progettisti, che minavano pesantemente l'affidabiltà e con l'intuizione di Rosche che un lavoro cruciale andava fatto sullo sviluppo dei carburanti.

Nel 1986 arrivò a 1.300 cavalli, con una pressione di sovralimentazione in qualifica di 5,5 bar e, quando si domandava a Rosche quale fosse il limite raggiunto dall'unità, immaginava i 1.400 cavalli, mancando un riscontro al banco, incapace di leggere oltre i 1.280 cavalli. Dopo l'addio nel 1975 di Alexander von Falkenhausen a BMW Motorsport, Rosche divenne responsabile tecnico della divisione e del progetto M1 Procar, fu direttore tecnico fino al 1996 e tra i suoi allievi figura anche quell'Andy Cowell oggi a capo del reparto Mercedes AMG High Performance che sforna le power unit dei record in Formula 1.

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