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Verstappen domina a Monza davanti alle McLaren, Ferrari delude ancora. Nel WEC Porsche batte la Rossa sotto la pioggia di Austin
9 set 2025 (Aggiornato alle 11:16)
L’impresa di Max Verstappen a Monza è roba da applausi scroscianti. Nel Tempio della Velocità l’olandese trionfa davanti alle due McLaren e si prende tutta la scena con una prestazione straor- dinaria. È una vittoria schiacciante quella ottenuta dal quattro volte iridato davanti alle monoposto che stanno dominando il Mondiale. Una bellissima prova di forza che non cambia i destini della stagione ma che rilancia l’immagine dell’uomo che batte la macchina.
Attesa dal suo popolo, dentro a una Monza con pubblico record e passione tracimante, la Ferrari rimane, invece, giù dal podio. C’era grande speranza per tornare a rivedere una Rossa lottare nell’attico della classifica, ma anche stavolta la SF25 non è stata all’altezza delle rivali. E la speranza si è trasformata in illusione. Il GP d’Italia ha confermato che la Ferrari quest’anno non ha le qualità necessarie per vincere una gara. Inutile girarci intorno. In un Gran Premio dove le McLaren non erano al top, è stata la Red Bull a cogliere al volo la bella occasione per la gioia dell’ex ferrarista Laurent Mekies pronto a prendersi la sua prima vittoria da team principal della squadra di Milton Keynes.
Il Cavallino ha tradito ancora una volta i propri tifosi ormai abituati quest’anno all’idea che la monoposto 2025 non sia competitiva. Eppure qualche speranza c’era alla vigilia della corsa di casa. Ma la pista ha detto tutte altre cose. La Scuderia resta seconda nel mondiale Costruttori con 280 punti con 20 lunghezze di vantaggio sulla Mercedes e sulla Red Bull che corre con un pilota solo: non erano queste le aspettative che accompagnavano l’attesa per l’appuntamento tricolore. Ora si guarda avanti nella speranza di interrompere il trend negativo. La prossima sfida a Baku, Singapore e Las Vegas potrebbero essere le nuove buone occasioni per questa Rossa nata male e cresciuta peggio. Beato chi è disposto ancora a crederci. Forse è arrivato il momento di concentrare tutti gli sforzi e le energie sul progetto 678, ovvero sul futuro, senza più naufragare nel mare delle illusioni. Niente più inutili parole, servono i fatti.
È una notte che porta scompiglio quella vissuta in Italia incollati alla televisione a vedere lo spettacolo del WEC a Austin. Cuore e batticuore per l’incredibile sfida sull’asfalto viscido come una saponetta sotto una pioggia battente e un cielo nero come la pece. Emozioni dietro ogni curva, sorprese in ogni piega del bellissimo circuito americano: un meraviglioso spot per il Mondiale Endurance. Lo spettacolo è tutto in pista dove va in scena una gara pazzesca con controsterzi e testacoda a profusione per una sfida giocata tutta sul filo causa acqua a catinelle. La Ferrari domina fino a due ore dalla fine. Ma poi la magia si interrompe. Tamponato da Kevin Estre, Alessandro Pier Guidi scivola indietro mentre la Porsche passa a condurre e va in fuga per la vittoria. È il primo successo stagionale per la Casa di Stoccarda che chiude davanti alla 499P di Miguel Molina che artiglia punti pesantissimi per il Mondiale Costruttori dentro a un finale vietato ai deboli di cuore. Quando mancano due round alla conclusione della stagione (Fuji e Sakhir) il Cavallino puntella la sua leadership.
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