Il documentario girato da Christopher Armstrong e Manish Pandey sulla vita sportiva in Ferrari di Luca Cordero di Montezemolo ha registrato la serata di presentazione a Londra, dopo l’anteprima assoluta a Milano. Due occasioni, le proiezioni di Luca: Seeing Red, che si sono prestate alle valutazioni dell’ex presidente della Ferrari sullo stato attuale della Rossa e i valori tra i piloti in griglia.
Montezemolo ha costruito una stagione di successi in Ferrari senza eguali, un percorso iniziato nel 1993 e che in poco più di un decennio ha scritto la storia della Formula 1. Una ricetta vincente che ha impiegato, però, quattro stagioni per vivere una prima competitività nel 1997.
Veloce, zero errori: Max è il migliore
Intervenendo a Londra alla prima del docufilm, Montezemolo ha dato l’investitura di numero 1 a Max Verstappen.
“Devo dire che oggi, per me, Verstappen è di gran lunga il numero uno. Anche nell’ultima gara a Baku, in condizioni difficili, non ha mai perso il controllo. È sempre stato veloce e non ha mai commesso errori”, le parole riportate dall’agenzia Reuters.
“Sainz e Leclerc erano un’ottima coppia, però non ci sono dubbi che Verstappen sia, secondo me, il migliore. Di molto”. Una valutazione che, a onore dell'oggettività, deve considerare anche le condizioni tecniche, piuttosto diverse, nelle quali si trovano a operare Verstappen e, ad esempio, Leclerc. Pure con una Red Bull a lungo in crisi, il progetto RB21 si è dimostrato, di base, superiore alla SF-25.
In Ferrari una settimana per dare a ciascuno un ruolo
Se, intervenendo dopo il deludente GP d’Italia corso dalla Ferrari, consigliava a Maranello un approccio meno carico di aspettative nelle dichiarazioni, alla proiezione londinese del documentario Montezemolo ha aggiunto, commentando l’importanza del lavoro di squadra: “Se domattina fossi costretto ad andare a lavorare in Ferrari, in una settimana avrei chiaro chi mettere nei vari ruoli”.