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Gordon Murray racconta la sua sfida al cancro: chemio, complicazioni e infine l'intervento chirurgico

© Gordon Murray Automotive

Gordon Murray è sempre stato abituato ad affrontare le sfide tecniche ed ingegneristiche dell'epoca in cui era progettista in Formula 1, e spesso le ha vinte. Ora però ne sta affrontando un'altra, di un altro tipo: una sfida a un cancro all'esofago.

Tra chemio e operazione

L'ingegnere sudafricano, 79 anni compiuti pochi giorni fa, ha raccontato il suo calvario al quotidiano britannico Telegraph: "Mi sottopongo a un'endoscopia e a una biopsia ogni anno da 15 anni. L'abbiamo scoperto durante uno di questi esami. Il problema del cancro all'esofago è che non mostra quasi alcun sintomo finché non è troppo tardi, motivo per cui il tasso di sopravvivenza è molto basso". Le sedute Murray aveva cominciato a farle perché da anni ormai soffriva di reflusso gastroesofageo, un qualcosa che aumenta il rischio di tumore all'esofago.

Il percorso di Murray non è stato facile: doveva scegliere tra intervento chirurgico immediato o chemioterapia, inizialmente ha scelto la seconda ma quest'ultima ha avuto effetti collaterali, tra i quali un aumento del battito cardiaco, giunto fino a 180 battiti al minuto. Questo ha portato all'intervento chirurgico, arrivato nel luglio 2024 (dunque ormai un anno fa) al Guy's Hospital di Londra. L'intervento è stato eseguito dal professor Shaun Preston utilizzando un robot chirurgico chiamato Da Vinci XI, e il paziente ha potuto lasciare l'unità di terapia intensiva appena sei giorni dopo.

Non è mancato lo sguardo "tecnico" di Murray, che ha raccontato i momenti dell'operazione: "Il chirurgo siede dall'altra parte della stanza, come se fosse alla PlayStation, e tu sei sdraiato lì, e tutto viene fatto dai robot. E' un po' come se stessimo sviluppando il prototipo di un'auto da corsa. Questa è la parte divertente per me: quando hai un'idea e poi devi svilupparla prima di gareggiare davvero". Uno sguardo ironico su una sfida momentaneamente vinta.