Infatti, come è stato chiarito ufficialmente dalla Fia, chi sta difendendo la propria posizione potrà rientrare in traiettoria, ma dovrà curare di lasciare abbastanza spazio fra la vettura e il bordo pista. Il punto focale della questione è anche stavolta quello per cui non sarà ammesso più di un cambio di "linea" per difendersi. Un concetto che è stato esteso anche alla fase di inserimento in curva. In questo modo la cosa risulta meno drammatica e non è che non ci si possa più difendere, ma è chiaro a chi sarà imputata la colpa (a termine di regolamento) in caso di manovre eccessivamente ostruzionistiche o addirittura di contatto, come quello successo fra Massa e Hamilton in India per intenderci. Del resto, già in quell'occasione è stato penalizzato proprio Massa, quindi il metro di giudizio non cambierebbe sostanzialmente.
La traiettoria sarà importante anche nell'altro caso chiarito, quello dei doppiati che in caso di entrata in pista della safety-car potranno "sdoppiarsi". Intanto ciò andrà autorizzato dal direttore di gara, che comunicherà espressamente che i doppiati possono superare. A questo punto, però, per evitare di causare situazioni più difficili di quella che si vuole evitare (che alla ripartenza i doppiati ostacolino i piloti a pieni giri) gli altri piloti dovranno stare in traiettoria per quanto possibile: questo per evitare che vadano ad ostacolare involontariamente i doppiati che li stanno superando. Dopo di che, questi ultimi potranno recuperare il giro ("a una velocità appropriata e senza superarsi", si specifica) andandosi ad accodare al gruppo. Tutto ciò sempre che il direttore di gara non pensi che le condizioni non siano opportune, e non decida di vietare il sorpasso alla safety-car.